Passato in Concorso al Festival di Cannes 2023, Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti non convince la critica internazionale. Presentato come Vers un avenir radieux in Francia e come A Brighter Tomorrow nel resto del mondo, il film divide pesantemente il pubblico e i giornalisti del settore. A parte sporadiche eccezioni, la stampa americana stronca la commedia amara del regista romano, vincitore della Palma d'oro ai tempi di La stanza del figlio.
Il sol dell'avvenire, Cannes 2023 non è tenera con Moretti
David Rooney su The Hollywood Reporter definisce Il sol dell'avvenire "un meta-memoir rigorosamente per i fan": il critico applaude la dolcezza di attori come Margherita Buy e Silvio Orlando, ma spiega che "la malinconica speranza del film per il futuro del cinema e il suo potere curativo finisce per essere troppo compiaciuta per registrarsi come espressione di fede collettiva".
Peter Debruge su Variety e Lee Marshall su Screen Daily sono più concilianti, mentre per Leonardo Goi su The Film Stage "è l'opera di un regista riluttante a guardare al futuro con qualcosa di più del semplice disprezzo, dove il 'domani' è in realtà soltanto una rosea fantasia di un passato ormai lontano".
Per Christina Newland su IndieWire, Il sol dell'avvenire è un film "sincero ma goffo". dalla stranezza "irritante". Non aiutano in tal senso il carillon di personaggi, i flashback, i canti e i balli che "non si adattano al flusso della narrazione o del tono".
La stroncatura peggiore arriva però dall'Inghilterra. Dopo aver esaltato Rapito di Marco Bellocchio dandogli cinque stelle su cinque, Peter Bradshaw sul prestigioso Guardian mette appena una stellina a Il sol dell'avvenire. Il critico britannico bolla il film come "incredibilmente orrendo, confuso, mediocre e metatestuale" e lo liquida come "una completa perdita di tempo, allo stesso tempo stridente e svogliata".
Il sol dell'avvenire, recensioni positive solo dalla Francia
Difeso in Francia, Il sol dell'avvenire trova un estimatore appassionato in Eric Neuhoff. Il critico su Le Figaro lancia il film di Moretti come "un'incursione di grande successo nel suo paesaggio mentale senza alcuna vanità".
Olivier Lamm su Libération applaude il film "coerente e ironico" di un regista che con il suo sé stesso alter ego "sembra voler mettere fine alla vita, al cinema e alla politica". Jacques Mandelbaum su Le Monde scrive che a 69 anni Nanni Moretti torna, in piena forma, sulla Croisette firmando "un film sul disastro esistenziale", "tra rabbia e malinconia, diario e tormento collettivo".
Distribuito da Le Pacte, Vers un avenir radieux esce nelle sale francesi il 28 giugno.
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