Si intitola Il traditore ed è un film drammatico, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 23 maggio 2019, diretto da Marco Bellocchio
e che verrà trasmesso lunedì 24 maggio 2021 in prima serata alle ore 21.25 su Rai 1. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.
Il traditore: il cast
Nel cast del film Il traditore, troviamo la presenza dei seguenti attori: Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio, Fausto Russo Alesi, Giovanni Calcagno, Bruno Cariello, Nicola Calì, Alberto Storti, Vincenzo Pirrotta, Goffredo Bruno, Gabriele Cicirello, Paride Cicirello, Alessio Praticò, Elia Schilton, Pier Giorgio Bellocchio, Antonio Orlando, Rosario Palazzolo, Ada Nisticò, Federica Butera, Filippo Parisi.
Il traditore: la trama
La pellicola parla della collaborazione che si instaurò tra il pentito mafioso, Tommaso Buscetta e la giustizia italiana. Ci si concentra sul cambiamento di un uomo che diventa - agli occhi delle persone con cui faceva affari - un traditore, dopo essersi spogliato dell'omertà. La narrazione è calata negli anni '80, periodo in cui si svolsero i fatti narrati.
Cosa Nostra e il clan di Corleone, capeggiati da Totò Riina, instaurano una finta amicizia, nella gestione della droga. La guerra tra le due famiglie mafiose è vicina e Tommaso Buscetta ne è consapevole. Per questo, si trasferisce in Brasile per allontanarsi da quell'ambiente e svolgere i propri affari. Una decisione che gli costa molto, sul piano umano, visto che suo fratello e due suoi figli vengono uccisi nel corso della faida che ha luogo. Buscetta viene torturato dalla polizia brasiliana per poi ricevere la notizia della sua estradizione in Italia.
Il traditore: qualche curiosità sul film
La pellicola fu presentata al Festival di Cannes del 2019 e fu l'unica italiana presente al concorso. L'uscita nelle sale cinematografiche fu fissata il 23 maggio 2019, giorno in cui ricorreva il triste anniversario della strage di Capaci. Antonio Montinaro, figlio del caposcorta di Falcone che fu ucciso nell'attentato, criticò tale scelta. Pierfrancesco Favino, però, in merito spiegò che tale decisione fu intrapresa per omaggiare le vittime di quel sanguinoso attentato.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV