Amore, passione, sentimenti, umanità (in tutti i suoi significati). Insomma, tutti gli elementi che caratterizzano il cinema di Ferzan Ozpetek li ritroviamo anche in La Dea Fortuna. Più ancora che nel recente passato, tutti questi elementi sono presenti nell’opera cinematografica dell'artista di origine turca che, ancora una volta, dimostra di essere uno dei migliori registi in circolazione per quel che riguarda il suo genere. Come pochi altri sa mescolare la commedia al dramma, parlare di sentimenti profondi, veri, pulsanti senza cadere nella retorica e nel banale. La Dea Fortuna è una raccolta di tutto ciò in cui i protagonisti principali sono Arturo e Alessandro, una coppia omossessaule che deve fare i conti con i cambiamenti dovuti ad una crisi (dopo tanti anni di fidanzamento) e con una sorta di paternità inaspettata che, inevitabilmente, finisce di sconvolgere ancora di più la vita dei due personaggi principali.
La Dea Fortuna: tutto il cinema di Ozpetek in un solo film
I personaggi LGBTQ sono una costante del cinema di Ozpetek, che ora sembra volersi soffermare su un nuovo livello, quello della genitorialità. Sembra, ma non lo fa fino in fondo. O meglio, non sceglie di farlo fino in fondo. Perché se è vero che la coppia deve fare si ritrova a doversi prendere cura dei due figli adolescenti dell’amica di sempre, Annamaria, per un periodo di tempo che inizialmente dovrebbe essere breve ma che poi finisce per diventare sempre più lungo, è altrettanto vero che tutto alla fine ruota intorno alla storia d’amore ta Arturo e Alessandro.
I loro sentimenti sono il fulcro di una storia drammatica ma che alla fine sa anche strappare più di un sorriso allo spettatore. Tutto inizia con Arturo e Alessandro e tutto finisce con Arturo e Alessandro. Gli altri persoanggi, per quanto importanti, pittoreschi, ben scritti e ben interpretati, sono solamente un contorno alla loro storia. E forse è anche per questo che lo spettatore riesce a entrare facilmente in contatto con il film, perché minuto dopo minuto, scena dopo scena, ci accorgiamo che Arturo e Alessandro sono più vicini che mai a tutti noi.
La Dea Fortuna, il cast: Edoardo Leo da applausi, sorprende Barbara Alberti
I protagonisti di La Dea Bendata sono Stefano Accorsi e Edoardo Leo (rispettivamente Arturo e Alessandro). A sorprendere è soprattutto il secondo, che finora eravamo abituati a vederlo in ruoli più leggeri e scanzonati e non in uno così intenso e drammatico, ma Edoardo Leo mette in scena tutto il suo talento e la propria vocazione artistica stupendo per l’intensità. Brava anche Jasmine Trinca (nei panni di Annamaria) che con il volto e con gli occhi per tutto il film comunica più di quanto faccia con la voce. Sono soprattutto i suoi sguardi a colpire l’attenzione dello spettatori. Sguarda da amica, da mamma, di speranza e di sconforto ma sempre così ipnotici.
E poi non si può non citare Barbara Alberti: è il primo film in cui la giornalisti e scrittrice appare come attrice, eppure appare una veterano del grande schermo. E’ perfettamente a suo agio davanti alla macchina da presa e, vedendola nei panni della baronessa siciliana Elena Muscarà (la crudele e cinica madre di Annamaria) appare davvero difficile credere che non sia un’attrice esperta, con un lungo curriculum di film alle spalle.
La Dea Fortuna: un film che consigliamo di vedere
In conclusione, La Dea Fortuna è un film che vi consigliamo di vedere. Non è il classico film italiano leggero e spensierato a cui siamo abituati nel periodo delle feste natalizie ma anche l’opera di Ferzan Ozpetek saprà comunque strapparvi qualche risata. Ma è nell’esplorazione dei sentimenti e delle passioni che è da ricercare il motivo per cui questo film merita di essere visto e non di essere lasciato passare come capita con tante altre pellicole.
Voto: 7
Frase
"Abbiamo già i nostri guai"
"Mettiamoci ancora di più nei guai"
Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/ferzanozpetek/
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