Matrix 4 dovrebbe arrivare al cinema - Coronavirus permettendo - entro la fine del 2021. Non sono stati diffusi ancora un trailer, né una sinossi ufficiale della pellicola che resta ancora avvolta dal mistero. Pertanto, non conosciamo l'arco narrativo che giustifica il ritorno di Neo e Trinity. Una delle teorie più gettonate sui film del franchise potrebbe essere la risposta: quella della "simulazione nella simulazione".
Matrix 4: la teoria della simulazione nella simulazione
I primi tre film di Matrix furono rilasciati tra il 1999 e il 2003: a quel tempo Internet era diverso e i social network non esistevano ancora. La maggior parte delle discussioni relative ai film si svolgevano nei forum di discussione, quindi è un po' difficile trovare l'origine della teoria.
In Matrix ci spiegano che le abilità di Neo e i poteri degli agenti prendono vita solo ed esclusivamente all'interno della simulazione montata dalle macchine. Nel mondo reale, le cose procedono come di consueto.
In Matrix: Reloaded, Neo è in grado di controllare le macchine nel mondo reale e l'agente Smith si impossessa di Bane. Com'è possibile, se il potere o l'abilità di entrambi dovrebbero avere luogo solo ed esclusivamente nella simulazione? È stata una grande sorpresa per coloro che hanno visto il film in quel momento.
Da qui, nasce una teoria popolare: il mondo reale è - nei fatti - un altro livello di simulazione creato dalle macchine. Un'altra forma di controllo in cui si fa credere agli esseri umani di essersi liberati.
In questo modo, i poteri di Neo nel presunto mondo reale, o il trasferimento di Smith a Bane, potrebbero essere spiegati in modo molto più plausibile. Nel primo caso, i suoi poteri rimangono nelle simulazioni digitali e, nel secondo caso, comporta il trasferimento di un programma a un altro.
Con l'arrivo di Matrix: Revolutions la teoria non si è mai avverata. Era giustificata a metà, ma niente di più. È stato un aspetto negativo per molti che si aspettavano situazioni più complesse che mettessero alla prova il pubblico, come è successo con il primo Matrix.
Matrix 4 si baserà su questa teoria?
La teoria della simulazione nella simulazione potrebbe essere attuata in Matrix 4. Non solo spiegherebbe bene la "telecinesi" di Neo, ma anche il ritorno del personaggio con Trinity. Entrambi sono morti nel terzo capitolo del franchise.
Ci sono altre "prove" che la realtà si sviluppa su un altro livello di simulazione, come Neo che "vede" le macchine, nello stesso modo in cui è in grado di vedere il codice. Con il quarto capitolo della serie cinematografica, è possibile che Lana Wachowski esplorerà tale teoria, che potrebbe conferire una dimensione diversa e molto interessante al suo universo.
Avrebbe senso anche nel contesto di Simulacri e simulazione, saggio scritto da Jean Baudrillard che i registi hanno chiesto a tutti gli attori di leggere, poiché è stato un'ispirazione molto importante per la stesura della sceneggiatura del film.
Ciò spiega la capacità nulla dell'umanità di vedere il mondo per quello che è veramente. Sarebbe un'analogia perfetta che si adatta alla teoria: l'umanità liberata, che - in realtà - non è libera, incapace di vedere che ha semplicemente accesso a un altro strato di una simulazione estremamente complessa in cui si usano i corpi come batterie.
Diretto e scritto da Lana Wachowski, Matrix 4 arriverà nelle sale il 22 dicembre 2021, visto che l'uscita è stata rimandata di un anno a causa del Coronavirus. Nel cast del film, troviamo la presenza di Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Jada Pinkett Smith, Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jessica Henwick e Jonathan Groff.
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