Nessun ritiro per Woody Allen, almeno per il momento. L'attore e regista newyorkese, 86 anni, fa dietrofront e annuncia che, oltre a dedicarsi alla scrittura del suo nuovo romanzo, girerà presto il suo film numero 50. Che potrebbe anche essere l'ultimo, ma non è detto. I rumors sul suo addio al cinema erano stati alimentati da una recente intervista concessa dall'autore, travolto dal #MeToo (senza mai essere arrestato o perseguito) e insofferente allo streaming, al quotidiano spagnolo La Vanguardia.
Woody Allen si ritira? La replica del regista
"La mia idea, in linea di principio, è quella di non fare più film e concentrarmi sulla scrittura", ha spiegato Woody Allen a La Vanguardia, in occasione della promozione della sua raccolta di racconti Zero Gravity. Dopo queste parole, il commediografo statunitense ha corretto il tiro e si è affrettato a smentire le voci su un suo ritiro. Il regista ha rilasciato una dichiarazione attraverso la sua agenzia per chiarire il controverso passaggio dell'intervista spagnola.
Woody Allen non ha mai detto che si sarebbe ritirato, né che avrebbe scritto un altro romanzo. Ha detto che stava pensando di non fare film, perché fare film che vanno direttamente o molto rapidamente sulle piattaforme di streaming non è così piacevole per lui, che è un grande amante dell'esperienza cinematografica. Attualmente, non ha intenzione di ritirarsi ed è molto entusiasta all'idea di essere a Parigi per le riprese del suo nuovo film, che sarà il 50°.
Il prossimo film di Allen si chiamerà Wasp 22, le riprese inizieranno a Parigi nelle prossime settimane. Non sono trapelate anticipazioni sulla trama, il regista si è limitato a dire che "sarà un film eccitante, drammatico e anche molto sinistro" e che è possibile paragonarlo, per stile e atmosfere, a Match Point.
Woody Allen, nuovo film a Parigi e poi?
Durante un recente faccia a faccia con Alec Baldwin su Instagram Live, Allen ha spiegato da dove nasce l'insofferenza nei confronti del cinema usa-e-getta di oggi.
Gran parte dell'entusiasmo è sparito. Un tempo, quando facevo un film, usciva al cinema in tutto il mondo. Ora fai un film e rimane in sala per un paio di settimane. Magari quattro o sei settimane e poi finisci in streaming o sulla pay-per-view. Non è lo stesso, non è altrettanto piacevole per me.
Con quattro Oscar, quattro Golden Globe, due premi a Venezia e centinaia di altri riconoscimenti ottenuti in mezzo secolo e più di carriera, il leggendario regista sembra ormai stanco.
Quando faccio un film e lo porto in sala, non mi diverto più come prima. Era una bella sensazione sapere che c'erano 500 persone a vederlo. Non so come mi fa stare ora fare film.
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