La casa di Carta non ha avuto un enorme successo solamente in Europa, è stata seguita su Netflix anche nel resto del mondo e, a giudicare da quanto successo a Maipù, deve essere piaciuta molto anche in Cile, tanto che una locale banda di malviventi ha deciso di tentare una rapina a un bancomat travestendosi con le stesse tute rosse utilizzati dai ladri protagonisti della serie TV. Ai rapinatori cileni mancavano solamente le maschere del pittore Salvador Dalì. La banda, composta da dieci persone aveva messo nel mirino lo sportello automatico di una stazione di servizio ma il pronto intervento della polizia ha sventato la rapina.
La casa di carta: la serie TV nella realtà
Da quanto si apprende dai giornali locali, dopo l'intervento delle locali forze dell'ordine, è avvenuto anche uno scontro a fuoco tra la polizia e i malviventi, uno di questi è rimasto anche ferito. Il tutto è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino dello scorso 9 aprile. "Questi rapinatori non sono riusciti a separare ciò che è reale dalla finzione di una serie TV - ha spiegato al quotidiano cileno La Cuarta Guillermina Guzman, specialista nel compartamento umano - hanno ritenuto quello che hanno visto un modello accettabile di comportamento. Quando avviene questa perdita del senso di realtà si è guidati dal presunto successo che si potrebbe avere e dall'adrenalina".
La casa di Carta 2 non ci sarà
Per quanto riguarda la serie TV, La casa di Carta non avrà una nuova stagione. La prima, che è stata divisa in due parti distribuite in momenti diversi da Netflix, resterà quindi l'unica, come ha spiegato Alex Pinta, l'ideatore della serie, negli scorsi giorni. "La Casa di Carta nasce davvero come una serie chiusa: è una rapina di 136 ore. Non posso dire che ci sarà un sequel" ha raccontato Pinta in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion. Un'intervista nel quale ha anche presentato la sua nuova serie TV: El Embarcadero.
Fonte foto di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/LaCasaDePapelTV/
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