A parlare della recente scomparsa di uno degli autori più importanti della storia della tv nostrana, Gianni Boncompagni lo ha fatto anche una delle attrici più apprezzate del cinema italiano, Isabella Ferrari che ha scelto di raccontarsi in una lunga intervista al Corriere della Sera.
Isabella Ferrari si racconta al Corriere della Sera
In realtà la bella diva nostrana, Isabella Ferrari e Gianni Boncompagni sono stati legati oltre a dei legami professionali anche da uno sentimentale nato nei primi anni '80, quando l'interprete italiana era giovanissima mentre l'autore televisivo aveva già compiuto i suoi 50 anni. Ma di questa storia che destò non poco scandolo e clamore nle nostro paese, ecco invece il ricordo che ne conserva ancora oggi la Ferrari: "Non ho mai nascosto di aver avuto un amore con Gianni. Ci siamo conosciuti a Sotto le Stelle, di cui era regista. Avrò avuto 16 anni o 17 anni e, nonostante la differenza d'età, lui mi rispettava come donna. Dopo, ho fatto l'attrice, mai spettacoli in Rai. La mia carriera parla da sola. Ho usato la bellezza, non ci vedo nulla di male. Poi ho cercato altro".
Ma sempre Isabella durante l'intervista al Corriere della Sera ha rilasciato una un'altra dichiarazione su quello che le è accaduto invece di recente e lontano dai riflettori:"Mi sono ammalata e sono guarita. Punto. E, la prego: lo dico con il punto. Sono stata obbligata a scendere dai tacchi, a prendere in mano la mia vita da un'altra parte, a riscoprire il piacere di ogni istante della giornata".
Isabella Ferrari: Wikipedia
Classe 1964, Isabella Ferrari ha conquistato con la sua bellezza e con il suo talento, numerosi riconoscimenti come: la Coppa Volpi per la"miglior attrice non protagonista" alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per il film Romanzo di un giovane povero del 1995, diretto dal regista Ettore Scola e con protagonista Alberto Sordi, il Premio Pasinetti per il film Un giorno perfetto e al Festival internazionale del film di Roma e il Marc'Aurelio d'Argento per la miglior attrice grazie al film E la chiamano estate.
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