Lino Banfi e Lucia Zagaria si sono sposati nel 1962. Un matrimonio osteggiato dai familiari e celebrato di nascosto dopo 10 anni di fidanzamento. Un amore fortissimo che però ora deve convivere con una malattia che però Lino Banfi proprio non riesce ad accettare. Il racconto è avvenuto durante i festeggiamenti del compleanno dell'attore pugliese avvenuto nell'Orecchietteria di famiglia nel quartiere Prati aperta 9 mesi fa. In compagnia dei suoi cari e anche di amici famosi come Mara Venier e Giulio Scarpati, l'attore noto oggi per il ruolo di Nonno Libero in Un Medico In Famiglia, Banfi ha spento 82 candeline ed ha risposto ad alcune domande sulla malattia della moglie, pubblicate sul magazine online Dagospia. «Mia moglie, a volte, mi chiede come farò quando lei non sarà più in grado di riconoscermi. E io, per tranquillizzarla, le rispondo che ci ripresenteremo un'altra volta”.
Lino Banfi: “Non accetto che mia moglie non stia bene”
“Non lo accetto in un momento in cui mi sarei voluto godere la mia vita accanto a lei” ha chiosato l'attore. Banfi ha anche raccontato di essersi rivolto ad uno psicoterapeuta del Campus Bio-Medico: “Ho chiesto come dovermi comportare con Lucia, per non ferirla, per gestire al meglio la sua condizione. Oggi sta bene , è sorridente, mi riconosce, anche se sa bene quale può essere la sua strada. E io non riesco a rassegnarmi, ora che ci dovevamo godere insieme la vecchiaia». L'attore ha poi aggiunto «Io mi sento di avere la mente fresca di un trentenne. Tanti attori, molto più giovani di me, mi invidiano la memoria. E poi ho una salute di ferro: non ho mai preso una pillola in vita mia: il colesterolo e i trigliceridi sono perfetti”.
Anche se l'attore ha confessato di lasciarsi andare a goloserie che non giovano alla salute, ma Banfi dice di cedere alle leccornie solo per colpa della rabbia.
Lino Banfi: Un medico in famiglia 11 si farà?
Sembra che la Rai non abbia ancora stabilito se le riprese dell'undicesima stagione di Un medico in famiglia si faranno o no. Dal canto suo Banfi ha detto “Che mi diano una risposta, perché mi fermano in continuazione per strada per sapere che ne sarà della serie”. Durante la serata l'attore del film cult L'allenatore nel pallone ha anche avuto modo di rivangare il passato, in particolare l'amarezza che tanti critici cinematografici gli hanno lasciato in bocca classificando i suoi film di serie B. Intanto però Lino Banfi racconta che Federico Fellini gli ha inviato una lettera due anni prima di morire: “Mi ha scritto che non sarebbe mancata occasione di lavorare insieme, perché ero bravo. Ecco: se una missiva del genere fosse arrivata a Nanni Moretti, lo avrebbero saputo fino in Thailandia. Io me la sono sempre tenuta per me, perché sono mi considero una persona schiva”.
Fonte foto interna: www.facebook.com/pg/unmedicoinfamiglia/
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