A vent'anni dal vertiginoso film di Martin Scorsese che ha portato sugli schermi l'epopea della criminalità newyorkese di metà Ottocento, Gangs of New York diventa una serie televisiva. Ad annunciala è Miramax Television, che ha affidato lo sviluppo del progetto a Brett Leonard, drammaturgo della LAByrinth Theater Company e sceneggiatore di serie come Taboo di Steven Knight, Chips e Tom Hardy, Fear the Walking Dead e Shantaram dal bestseller di Gregory David Roberts. I primi due episodi saranno diretti dallo stesso Scorsese, coinvolto anche come produttore esecutivo insieme a Rick Yorn e Chris Donnelly.
Gangs of New York: film di Scorsese diventa una serie
Sceneggiato da Jay Cocks, Steven Zaillian e Kenneth Lonergan da un libro di Herbert Asbury, pubblicato in Italia da Mondadori, Gangs of New York ricostruisce le lotte sanguinarie per la spartizione del potere e degli affari illeciti nella zona dei Five Points tra la banda dei Dead Rabbits, i "Conigli morti" capitanati dal giovane Amsterdam Vallon (Leonardo DiCaprio), e la gang dei Natives, i "Nativi" capeggiati dallo spietato Bill the Butcher Cutting, il "Macellaio" interpretato da uno strepitoso Daniel Day-Lewis.
Girato interamente a Roma negli studi di Cinecittà e candidato a dieci Premi Oscar, Gangs of New York si concentra sui personaggi di Amsterdam, Bill e la borseggiatrice Jenny Everdeane (Cameron Diaz), mentre la serie avrà per protagonisti assassini, ladri e avvelenatori presenti nel libro di Asbury ma rimasti fuori dall'adattamento di Scorsese. Non ci sono ancora molti dettagli sulla trama, ma il magazine Deadline fa sapere che il progetto verrà proposto ad una serie di buyers entro la fine del mese.
Gangs of New York, serie tv in arrivo dopo vent'anni
L'idea si è concretizzata soltanto adesso, ma non è la prima volta che si parla di una serie da Gangs of New York. Nel 2013, a poco più di dieci anni dall'uscita del film, Martin Scorsese era in predicato di realizzare uno show per Miramax e GK Films, espandendo la saga criminale americana da New York a Chicago e New Orleans.
"Questo periodo e quest'epoca della storia e del patrimonio statunitense sono ricchi di personaggi e di storie che non potremmo esplorare completamente in un film di due ore – ha dichiarato Scorsese all'epoca –. Una serie televisiva ci permetterebbe di avere il tempo e la libertà creativa per dare vita a questo mondo colorito e a tutte le implicazioni che ha avuto e ha tuttora sulla nostra società".
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