Netflix ha annunciato il remake de La casa nella prateria e la serie trova una prima importante supporter: Melissa Gilbert. L'attrice che ha interpretato la piccola Laura Ingalls nel telefilm originale, andato in onda negli Stati Uniti dal 1974 al 1984 e diventato un fenomeno di culto anche in Italia, promuove il reboot affidato alla showrunner Rebecca Sonnenshine e presentato come una rilettura che mescola dramma familiare, epica storia di sopravvivenza e origin story del West americano.
Melissa Gilbert oggi sta dalla parte di Netflix
"Nell'universo di Little House on the Prairie (il titolo originale, ndr) c'è spazio per raccontare storie di ogni tipo, proprio come c'è sempre stato nell'universo di Piccole donne per continuare a raccontare quella storia", spiega l'attrice in un'intervista concessa a EW.
Sono storie classiche e nessuno ha mai fatto un adattamento che si attenesse completamente ai libri. L'originale era l'interpretazione di Michael Landon e ora è il momento dell'interpretazione di qualcun altro. E credo che sia giunto il tempo per qualcosa del genere. Penso che ci siano molte altre storie da scoprire oltre a questa. Quindi ritengo che questo reboot apra le porte a molti progetti de La casa nella prateria.
Oggi Melissa Gilbert ha 60 anni ed è proprietaria dell'azienda Modern Prairie, brand che vende articoli di lifestyle, dagli abiti alle candele, ispirati alla saga di Laura Ingalls Wilder. Il reboot targato Netflix "farà cose che negli anni Settanta non si potevano fare così facilmente", aggiunge l'attrice.
La casa nella prateria, remake "non sarà woke"
Il riferimento di Gilbert è alla diversity che la nuova serie spera di raggiungere nel cast, ma è anche una frecciatina ad un recente tweet di Megyn Kelly. In un post su X, la giornalista e conduttrice televisiva si è infatti augurata che venga scongiurata la possibilità di un "bagno di cultura woke" per l'amato franchise.
Stando ai primi dettagli, i protagonisti saranno Charles, la moglie Caroline e le figlie Laura e Mary, raccontati durante il loro viaggio dal Wisconsin a Independence, nel Kansas. Non mancheranno personaggi Osage, come nel primo libro della saga.
Avete visto l'originale? Avete visto l'episodio Giudizio salomonico? Non credo che avremo più woke di così... Avete visto qualcuno degli episodi che abbiamo fatto sulla tossicodipendenza, sul nativismo e sui nativi americani, sul maschilismo, sull'antisemitismo, sullo stupro, sull'abuso di minori, sull'abbandono dei bambini, sull'industrializzazione? Insomma, abbiamo trattato tutto quello che sta succedendo nel mondo. Non è mio compito difendere la parola woke, ma secondo me significa solo comprensione per tutti. Non capisco perché sia una cosa negativa, e credo che nessuno potrà mai convincermi di questo.
Riproduzione riservata ©2025 - PCTV