Julianne Moore, Stephen King e J.J. Abrams: Lisey's Story, la serie tv basata sul romanzo La storia di Lisey dello scrittore del Maine, si preannuncia come uno dei progetti più attesi della prossima stagione. Come rivelato da The Hollywood Reporter, l'attrice premio Oscar per Still Alice sarà la protagonista dello show di Apple+. Non solo: la Moore figura pure come produttrice esecutiva di questa serie in otto episodi, prodotta da Warner Bros. Television con la Bad Robot Productions di J.J. Abrams e Ben Stephenson. Ciò che rende Lisey's Story una serie tv spaventosamente promettente è il fatto che King sarà anche sceneggiatore di tutte e otto le puntate.
La storia di Lisey, trama del libro di Stephen King
Uscito nel 2006 e pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer, La storia di Lisey racconta la vicenda di una donna, la Lisey del titolo (Julianne Moore), che per venticinque anni è stata sposata con il celebre scrittore Scott Landon. Quando il marito muore, a Lisey rimane il compito di affrontare l'eredità dell'uomo, composta da fan ossessionati da manoscritti inediti e da un enorme studio, dove Scott celava il suo esaltante ma oscuro e complicato universo.
Una serie inquietante di fenomeni inducono Lisey a sospettare che l'immaginario da cui il marito traeva ispirazione possa esistere per davvero e che da quel mondo parallelo e magico qualcosa stia cercando di entrare in contatto con lei.
Julianne Moore, film in uscita e poi la tv
La Moore sarà al suo primo ruolo da protagonista sul piccolo schermo: l'attrice, reduce dai consensi raccolti con Gloria Bell, si concentrerà prima sul prossimo film in uscita (La donna alla finestra di Joe Wright, dal romanzo di A.J. Finn e al cinema da ottobre) e poi su questo progetto.
Lisey's Story sarà uno dei titoli di punta di Apple+, il servizio di streaming con cui l'azienda di Cupertino proverà a fare concorrenza a Netflix, Amazon Prime e Disney+. Si tratta della terza collaborazione con la Bad Robot di J.J. Abrams dopo Little Voice (musical dramedy che sarà scritta e diretta da Jessie Nelson, lo sceneggiatore di Mi chiamo Sam) e My Glory Was I Had Such Friends, adattamento del memoir di Amy Silverstein.
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