L’8 febbraio 2017 è arrivato sul piccolo schermo Legion, la nuova serie tv incentrata sul personaggio di David Haller e ispirata all’universo degli X-Men della Marvel. Haller è un ragazzo affetto da disturbi mentali, o almeno quello che pensato tutti. Quest’ultimo, dopo aver passato l’infanzia tra ospedali psichiatrici in cerca di una cura per la sua malattia, incontra un’altra paziente di nome Sidney. La ragazza lo porterà ad avere alcuni dubbi sulla sua malattia: se le voci e le visioni nella sua testa non avessero nulla a che fare con la pazzia? Se quelli che egli pensa siano problemi mentali, derivassero invece da qualcosa di superiore? Ricordiamo la presenza nel cast di Dan Stevens (Downton Abbey) nel ruolo di Legione e Rachel Keller (Fargo) in quello di Sidney Barrett.
La recensione di Legion
Abbiamo visto il pilot di Legion, la serie che regala al pubblico di serializzati la possibilità di entrare in un mondo del tutto nuovo. Protagonista del nuovo prodotto Marvel è un universo inesplorato, che solo coloro che hanno letto il fumetto originale hanno potuto apprezzare sin dal principio. Si tratta di una serie tv che lascia molto spazio all’immaginazione e, in particolare, all’interpretazione. Nonostante il susseguirsi di eventi non segua una cronologia lineare - sono presenti continui salti spazio-temporali che possono confondere lo spettatore - è difficile non rimanere affascinati da quanto accade di scena in scena. La serie, che spesso crea uno stato di spaesamento nel pubblico, è imprevedibile: quando sembra che tutto sia chiaro e che la storia inizi ad avere un senso, cambiano le carte in tavola il filo conduttore del racconto si perde nuovamente.
Ma Legion funziona per diversi motivi: i meravigliosi effetti speciali - che sottolineano la natura fantasy del progetto - sono uno dei punti di forza della serie, insieme alla magistrale interpretazione degli attori coinvolti. Primo fra tutti Dan Stevens che, nel ruolo del protagonista David Haller, è riuscito a trasportare il pubblico televisivo nella mente del suo personaggio, avvicinandolo al suo modo di affrontare gli accadimenti che gli si presentano davanti. Ciò che colpisce del pilot è la sceneggiatura solida sulla quale si basa il progetto, l’ambientazione in cui prende forma il tutto e la verve umoristica che caratterizza alcune scene.
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