Rust Cohle e Martin Hart sono trascinati in un mondo che credevano di essersi lasciato alle spalle quando nel 2012 si ritrovano a rivalutare un caso di omicidio sul quale avevano lavorato insieme diciassette anni prima. Mentre la storia dell'indagine si dipana attraverso il racconto separato dei due ex detective, riaprendo ferite non rimarginate e facendo vacillare la soluzione che avevano supposto, la ricerca del responsabile del bizzarro omicidio dimostra in maniera sempre più chiara come l'oscurità alberghi su entrambi i lati della legge. Questa la trama della prima stagione di True Detective, la nota serie tv diretta da Nic Pizzolatto che vede come interpreti principali due pilastri del grande schermo: Matthew McConaughey e Woody Harrelson.
La recensione di True Detective
Nonostante il flop ottenuto con la seconda stagione della serie, Nic Pizzolatto ci sa fare. Un progetto particolare e, soprattutto, originale quello dell’ideatore, il quale è stato bravo a mettere in luce ogni aspetto dei suoi personaggi. Ricco di sfumature, che donano alla serie una maggiore qualità, il prodotto è un grande gioiello del piccolo schermo (non per niente è targato HBO). A farla da padrone è una sceneggiatura accurata, dove i silenzi regnano incontrastati. Ebbene sì, pochi dialoghi in True Detective (questo nel momento in cui viene mostrato il passato), ma di forte impatto.
I due protagonisti, infatti, sono chiamati a rispondere di un caso a cui avevano lavorato anni addietro. Sul piccolo schermo passato e presente si alternano in modo netto, senza confondere lo spettatore, che ne rimane piacevolmente colpito. Non che sia una trovata originale, ma la struttura del progetto lo rende ancora più intrigante da seguire. A colpire sin dal principio è la sigla di forte impatto visivo e uditivo - una delle migliori degli ultimi tempi - in cui emerge l’intensità di cui la serie è impregnata.
Se da una parte non sono presenti molte battute, dall’altra quelle che udiamo sono intelligenti e cariche di forza propria, merito anche di due personaggi di grande spessore, i cui tratti peculiari sono largamente mostrati. Non mancano certo colpi di scena e immagini raccapriccianti, segno che Pizzolatto non ha voluto lasciare nulla al caso, ma anzi delinea la storia in ogni suo aspetto. Matthew McConaughey e Woody Harrelson sono la colonna portante di True Detective. Senza di loro e l’intensa forza espressiva, probabilmente, la serie sarebbe stata meno apprezzata.
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