È bufera per le dichiarazioni di Alfonso Signorini durante il Grande Fratello Vip. Nel corso del reality, davanti a milioni di telespettatori, il conduttore ha paragonato il diritto all'aborto di una donna, sancito dalla legge 194 del 1978, a quello di un cane, parlando a nome di un non meglio precisato "noi". L'episodio accade con una superficialità impressionante, chiacchierando con il concorrente Giucas Casella.
Alfonso Signorini, aborto: "Noi siamo contrari"
Paventando la possibilità che la cagnolina dell'illusionista possa partorire una cucciolata numerosa, Alfonso Signorini si lascia scappare la frase che scatena il putiferio.
Noi siamo contrari all'aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa.
"Esatto!", gli fa subito eco Sonia Bruganelli in studio. La prima a segnalare queste affermazioni, postando sui social il video piuttosto imbarazzante dell'accaduto, è Selvaggia Lucarelli.
Caro Alfonso Signorini, non so a nome di chi credi di parlare, ma NOI abbiamo votato a favore dell'aborto con un referendum che ha la mia età, quindi fammi questo favore: parla per te e per il tuo corpo, visto che non rappresenti né il paese né il corpo delle donne.
Signorini, aborto no: ma nel nome di chi? La replica
Endemol Shine Italy è addirittura costretta a prendere le distanze dal conduttore del reality di Canale 5 con un comunicato ufficiale.
Alfonso Signorini ha espresso la propria opinione su un tema importante e sensibile come quello dell'aborto, che è un diritto di ogni donna sancito dal nostro ordinamento. Pur rispettando le opinioni di ognuno, come Endemol Shine Italy esprimiamo la nostra distanza dalla sua personale posizione. In tutte le comunità e in tutti i gruppi di lavoro le opinioni possono essere diverse, e il Grande Fratello si distingue da sempre per essere attento a tutte le evoluzioni della società e al rispetto dei diritti civili.
Mentre da Mediaset tutto tace e non arriva nessun messaggio di precisazioni (ma questa non è una novità per i vertici del Biscione), Signorini torna alla carica. Il presentatore non si scusa né ritratta, anzi: rivendica le proprie posizioni. Per la serie: quando la toppa è peggio del buco.
Tra i diritti civili per i quali mi batto da sempre ci sono il rispetto e la difesa della libertà di pensiero. Un principio che difendiamo, anzi difendo, con assoluta fermezza. Indipendentemente dai miei gruppi di lavoro.
Il riferimento ai "gruppi di lavoro" è chiaramente un'allusione (e una frecciatina) alla nota di Endemol Shine.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV