Il Codacons, il coordinamento per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, vuole saperne di più sulla presenza fissa di Roberto Burioni nel programma Che tempo che fa. L'associazione presieduta da Carlo Rienzi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per avere chiarezza sul compenso percepito dal virologo, diventato star della televisione e dei social media con gli account Medical Facts.
Burioni Che tempo che fa: scatta l'indagine?
L'azione del Codacons arriva in seguito ad un'inchiesta del settimanale Panorama. Nell'articolo "Siamo nelle mani dei virologi", il giornalista Antonio Rossitto rivela chi sono, quanto sono competenti e quanto sono pagati i medici che si sono sostituiti alla politica nel combattere l'epidemia durante l'emergenza sanitaria causata dal coronavirus.
Il servizio spiega che, oltre ad avere diversi "h-index" (il parametro con cui la comunità scientifica stabilisce il merito di un ricercatore, basato sul numero di pubblicazioni e di citazioni ricevute), gli esperti virologi che sono sempre in tv hanno fatto di questa loro visibilità un vero e proprio affare.
Dopo l'inchiesta di Panorama, il Codacons ha deciso di volerne sapere di più su quello che definisce "il business del virologo", che vedrebbe coinvolti Burioni e altri suoi colleghi, "i quali chiederebbero cachet in denaro per le partecipazioni, anche di pochissimi minuti, alle varie trasmissioni televisive".
Già da tempo Burioni è oggetto di numerose critiche e viene da più parti accusato di eccessivo protagonismo mediatico. Vogliamo tuttavia capire quanto costa il virologo ai cittadini italiani, considerata la sua presenza fissa a Che tempo che fa, costosissimo programma Rai già oggetto di indagini da parte della magistratura contabile.
Burioni, compenso Che tempo che fa arriva a Corte dei Conti
L'associazione precisa che la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai 2 "è finanziata dai cittadini attraverso il canone Rai, e gli utenti hanno tutto il diritto di sapere quanto la rete versa a Roberto Burioni per la sua presenza in trasmissione".
Per tale motivo presentiamo un esposto alla Corte dei Conti, affinché avvii una indagine sulla vicenda e verifichi la congruità dei compensi riconosciuti da Fazio a Burioni, nell'ottica di una totale trasparenza ai fini di possibili danni sul fronte erariale.
Burioni e Fazio, per il momento, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Un'altra stoccata, nel frattempo, è arrivata da Paolo Becchi. Il giornalista sostiene che, oltre a Burioni, anche Ilaria Capua, ex deputata di Scelta Civica di Mario Monti, percepisce circa duemila euro più Iva per ogni contributo di dieci minuti su Skype o dallo studio televisivo dell'università: "Nulla di illegale, né di scandaloso, semplicemente un dato di fatto".
Foto: Rai Play
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