Con il governo Meloni saldamente al potere, la vita dell'inossidabile anticomunista Giovannino Guareschi diventa una fiction Rai con Giuseppe Zeno. Il film tv si intitola Giovannino Guareschi - Non muoio neanche se mi ammazzano ed è il primo biopic ufficiale dedicato all'umorista, giornalista, illustratore di favole, inventore di programmi radiofonici e indimenticabile scrittore che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo con i romanzi di don Camillo e Peppone.
Giovannino Guareschi, film tv di Rai Fiction avvia riprese
Autore unico, tanto detestato dalla critica perché "fascista" quanto amato dai lettori, Guareschi è stato uno dei più scomodi e complessi scrittori italiani del Novecento. Il progetto, prodotto dalla Anele di Gloria Giorgianni (già dietro La stoccata vincente, Carla, Storia di Nilde e Arnoldo Mondadori) con Rai Fiction, vede Giuseppe Zeno nel ruolo di protagonista, un intellettuale sagace e raffinato e un uomo libero e schietto che non ha mai rinunciato ai suoi ideali.
Il film, liberamente ispirato alla biografia Chi sogna nuovi gerani? (anagramma del nome Giovannino Guareschi) scritta dai figli Alberto e Carlotta ed edita da Rizzoli, ripercorre gli alti e bassi della vita dello scrittore che, per lo spiccato tono ironico e irriverente, si è spesso scontrato con le istituzioni. Dopo l'armistizio, per non avere accettato di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò, si fece due anni di lager nazisti in Polonia e poi in Germania.
Tra il 1954 e il 1955, condannato per il reato di diffamazione su denuncia di Alcide De Gasperi per aver pubblicato due lettere (poi rivelatesi false) in cui il capo del governo democristiano chiedeva agli angloamericani di bombardare i centri nevralgici di Roma "per infrangere l'ultima resistenza morale del popolo romano" nei confronti dei nazi-fascisti, finì nel carcere di Parma per 409 giorni, rinchiuso in una cella di due metri per tre.
Giuseppe Zeno Guareschi e Benedetta Cimatti Ennia
Le uniche due costanti nel corso della sua vita furono l'amore per la moglie Ennia e quello per la sua terra natale, la Bassa Padana, che Guareschi trasformò nel suo capolavoro Mondo Piccolo, un insieme di 347 racconti ambientati nella città fittizia di Ponteratto. Proprio la bassa padana emiliana è il set naturale del biopic Rai.
Le riprese hanno come location Brescello, Bagnolo in Piano, Castelfranco Emilia, Colorno, Coltaro, Guastalla, Luzzara, Mezzano Rondani, Novellara, Polesine Zibello, Reggio Emilia, Sissa Trecasali e Sorbolo Mezzani "per restituire, attraverso i luoghi reali che hanno ispirato l'autore, parte del suo spirito e del carattere comunitario dei piccoli paesini lungo il fiume Po, rappresentativi dell'Italia intera".
Il cast che affianca Zeno è composto da Benedetta Cimatti nel ruolo dell'amata moglie Ennia, Andrea Roncato nei panni del padre Primo Augusto Guareschi, Maurizio Donadoni nella parte dell'editore Angelo Rizzoli e Salvatore Striano ad interpretare il produttore cinematografico Peppino Amato. La regia è di Andrea Porporati (Rosanero, Sorelle per sempre, Come una madre, I nostri figli, La classe degli asini), anche sceneggiatore con la collaborazione di Marco Ferrazzoli. La messa in onda dovrebbe arriva con tutta probabilità direttamente nel 2025.
Foto: Emilia-Romagna Film Commission
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