L'amore strappato torna con la seconda puntata (di tre) domenica 7 aprile alle 21:25 su Canale 5. La fiction Mediaset, diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi e liberamente ispirata alla storia vera di Angela Lucanto e della sua famiglia, arriva al secondo appuntamento con la vita di Rosa (Sabrina Ferilli) e Rocco (Enzo De Caro) sconvolta dall'arresto dell'uomo, incolpato di un reato infame: l'accusa di aver molestato la figlia di sette anni, Arianna (Elena Minichiello). I servizi sociali hanno strappato loro la piccola, dando inizio ad un incubo che durerà ancora a lungo.
L'amore strappato: anticipazioni della seconda puntata
Nel secondo appuntamento della miniserie, Rosa è pronta ad ingaggiare la sua battaglia legale per riavere il marito e la figlia. Ad aiutarla ci sono prima l'avvocato Smiraglia (Ricky Tognazzi) e poi l'avvocato Mariani (Primo Reggiani). Ma mentre Rosa continua a combattere per far scagionare Rocco e riprendersi Arianna, la bambina conosce una famiglia che vorrebbe adottarla. Intanto, emergono le prime incongruenze nella ricostruzione fatta dalla giovane accusatrice di Rocco (Sara Casanica).
L'amore strappato, storia vera di Raffaella e Angela Lucanto
Nelle ore precedenti la messa in onda del primo episodio, Raffaella Lucanto ha ripercorso la sua storia di madre coraggio al Maurizio Costanzo Show. “Mi è stata tolta una figlia per un errore giudiziario”, ha raccontato. “Mio marito si è fatto due anni e mezzo di carcere. Nonostante l'assoluzione in Appello e in Cassazione, il Tribunale dei Minori ha dato mio figlia in adozione. Noi non ci siamo arresi, abbiamo continuato a cercarla e a distanza di dieci anni siamo riusciti a ritrovarla”.
Adesso Angela sta bene, è sposata, madre da poco e ha voltato definitivamente pagina. Ma per quell'errore giudiziario, nessuno ha pagato. Per Sabrina Ferilli, il nodo cruciale di questa vicenda è proprio la gogna della collettività. “I processi sommari – ha spiegato l'attrice a Tv Sorrisi e Canzoni – fatti in tv da persone incompetenti o che non conoscono gli atti giudiziari dei casi di cui si parla. Il giudizio affidiamolo a chi è preparato, aspettando sempre i tre gradi del processo. Non è in televisione che si può decidere se uno è colpevole o innocente. Con la vita delle persone non si scherza mai”.
Fonte foto copertina: https://twitter.com/fictionmediaset
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