La mossa ipocrita e moralista di Sky e Freemantle che hanno licenziato Morgan dall'edizione 2023 di X Factor per i suoi "comportamenti incompatibili e inappropriati" tenuti nei confronti di colleghi, produzione e concorrenti, divide pubblico e analisti televisivi. Una voce fuori dal coro è quella di Luca Jurman, il musicista e arrangiatore milanese in passato vocal coach di Amici di Maria De Filippi.
Luca Jurman: X Factor è "un cucuzzaro del cacchio"
In una diretta fiume sul suo profilo Facebook, Jurman si è scagliato contro X Factor criticando tutto e tutti: i giudici Ambra Angiolini, Fedez e Dargen D'Amico, la conduttrice Francesca Michielin, i produttori e la rete.
La Michielin non sa manco che Ivan Graziani è morto... È giusto che vada a Sanremo a dirigere al posto di un direttore d'orchestra solo perché ha fatto il triennio di canto jazz in un conservatorio sfigato? Ma voi siete matti! Non è in grado di fare la conduttrice. Così come non è in grado di fare il giudice un paraculo come Dargen D'Amico.
Non solo: Jurman bolla X Factor come un programma che "è in Serie B e lo vedono in otto persone". Nella sua ottica la conferma del cast si è rivelata un disastro completo.
Volete dire che Ambra, che per carità è un'attrice, una performer ed è stata anche conduttrice da ragazzina, sia un giudice di canto adeguata ad un programma come X Factor? Volete dire che Fedez è in grado di fare il giudice di una cosa del genere? Avete dei problemi se lo pensate.
Luca Jurman: Morgan "è un puro, un idealista, dà fastidio"
L'unico che Jurman salva è proprio Morgan. Il musicista condivide le perplessità dell'ex Bluvertigo sulla disparità di trattamento che autori e produzione hanno fatto tra gli Astromare e Il Solito Dandy, scelto da Dargen nella sua squadra e favorito agli occhi del pubblico per la performance di Ci vuole un fisico bestiale.
Morgan è un puro, un idealista, dà fastidio, rompe le palle perché sa e ha sbroccato perché non ne poteva più di sentire le stronzate della Michielin e di Dargen D'Amico.
Insomma, Jurman bolla X Factor come "un cucuzzaro del cacchio", pilotato da "una lobby che parte da Fedez e passa per il presidente della Warner Pico Cibelli e per Stefano Clessi con la sua Ecletic Music". Tutto quello che ruota attorno al talent "è peggio di un complotto: questa è mafia".
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