Che fine ha fatto Non sono una signora? È la domanda più gettonata tra chi è incuriosito dal programma condotto da Alba Parietti e dedicato all'arte delle drag queen. Annunciato per lo scorso autunno su Rai 2, non è previsto nemmeno per il prossimo 16 maggio, la data "di riserva" scelta dalla rete. L'esperto e sempre informato giornalista televisivo Davide Maggio spiega le ragioni dietro questi rinvii.
Non sono una signora, programma Rai è troppo "brutto"?
I continui slittamenti di Non sono una signora non sono dovuti a una scelta politica, visto il clima che si respira nel governo Meloni con una palese allergia ad ogni forma di ideologia gender. La verità secondo Maggio è che il varietà sui concorrenti vip che grazie al trucco si travestono da donna "è semplicemente brutto".
Il blogger spiega che la decisione di "occultare" la trasmissione sarebbe di Stefano Coletta. Il manager avrebbe rimandato all'infinito il debutto del programma per evitare grane, passando la patata bollente a chi sarà chiamato a sostituirlo alla Direzione Intrattenimento Prime Time, con tutta probabilità l'attuale Direttore Distribuzione Marcello Ciannamea.
Stando alle ultime indiscrezioni, la collocazione finale (a meno di ulteriori imprevisti) di Non sono una signora sarà la seconda serata estiva di agosto.
Non sono una signora, Alba Parietti risponde agli slittamenti
Ospite di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro in radio a Un giorno da pecora, Alba Parietti ha aggiunto qualche particolare in più su quello che è diventato col passare dei mesi un autentico mistero televisivo. "Lo abbiamo registrato a ottobre, doveva andare in onda a novembre, poi a dicembre, poi a febbraio, poi a marzo e ora vedremo", ha dichiarato la conduttrice.
Sono cinque puntate, qualcuno mi dice che diventeranno seconde serate, altri che resteranno prime serate, vedremo... Magari andranno in onda a Ferragosto e faremo il 90% di ascolti.
Quanto alle motivazioni che si celano dietro gli spostamenti, la showgirl ha preferito ironizzare, mantenendo un profilo basso e soprattutto aziendalista.
Forse perché è troppo bello, ce lo vogliono dare un po' alla volta. Scherzi a parte, io lavoro per la Rai da circa quarant'anni, ho grande rispetto per quest'azienda e quindi credo che se vengono fatte certe scelte ci sarà un motivo.
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