Sapete cos’è il pezzotto? Il termine - che fa parte del dialetto napoletano - indica un decoder pirata che permette al suo utilizzatore di vedere in chiaro tutti i canali televisivi del mondo, anche quelli a pagamento, come le Pay tv e Pay per View. Pertanto, anche i servizi offerti da Primafila, Sky, Dazn, Netflix, Sky on Demand e Mediaset Premium possono essere fruiti senza stipulare alcun contratto, in modalità gratuita. Sembra che questo apparecchio apra la strada al mondo dei balocchi, ma non è tutto oro quello che luccica: utilizzarlo, infatti, potrebbe farvi rischiare il carcere.
Pezzotto Sky, Dazn e non solo: cos'è il decoder pirata?
Le Iene - in un servizio che hanno realizzato - si sono occupati del “pezzotto”, ossia un decoder pirata che permette di visualizzare, sulla propria TV, canali gratuiti italiani ed esteri, anche quelli a pagamento, che possono essere fruiti previo pagamento di un abbonamento. Stessa storia vale anche per altri servizi, come Netflix, Mediaset Premium, Dazn e Sky on Demand, giusto per citarne qualcuno.
L’idea del pezzotto nasce all’estero, poi ulteriormente sviluppata a Napoli. Questo dispositivo rappresenta un grande affare per gli utenti che decidono di comprarlo: con soli 12 euro al mese, infatti, si può accedere a una vasta scelta di canali e contenuti. A questo prezzo, va aggiunto il costo del decoder, che ammonta a 60 euro.
Sembra tutto molto bello, ma non bisogna tralasciare un fondamentale dettaglio: questo decoder è illegale. In un primo momento, l’apparecchio, per funzionare, fa leva su abbonamenti regolari, anche se fa riferimento a server esteri. Il sistema non è diffuso solamente nella città partenopea, ma anche nel resto dell’Italia e in molteplici nazioni europee, nonostante faccia rischiare la galera a chi ne fa uso.
Pezzotto napoletano, perché si rischia la galera?
Il decoder pezzotto,per funzionare, ha bisogno di una connessione ADSL. In rete - come segnalano Le Iene - si trovano tutte le istruzioni necessarie per configurarlo. Al di là dell’accesso alle fonti in rete che permettono di capire come accaparrarsene uno, quella che funziona di più è una di stampo antico: il passaparola. In molte città, infatti, si conoscono gli installatori che, per i costi sopra indicati, mettono a disposizione dell’utente l’apparecchiatura e l’abbonamento a cadenza mensile, bimestrale e trimestrale.
Di seguito, vi mostriamo il servizio de Le Iene sul pezzotto napoletano:
Ciò è possibile, in quanto chi effettua pirateria con questi metodi compra abbonamenti originali per ogni canale che intende fornire all’utilizzatore finale, estrapolando il segnale ed inviandolo ai server est4eri noleggiati a tal scopo, per poi rivendere lo stesso segnale agli abbonati italiani, come sottolinea l'inviato del programma Mediaset.
Consigliamo vivamente di non optare per questa tipologia di abbonamento illegale - che, in un anno, arriva a costare 144 euro circa - in quanto chi installa il pezzotto rischia una denuncia penale e da uno a tre anni di carcere.
Fonte immagine in evidenza: Gadini|Pixabay
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