Il clima è sempre più incandescente in casa Rai Sport. La scelta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini di chiudere la rete e mantenere in vita solo la testata, proposta al Consiglio d'amministrazione nel piano di riorganizzazione che prevede una forte revisione della spesa, ha fatto scattare le proteste dei giornalisti. Giovedì 22 ottobre si è tenuta un'assemblea a distanza, alla quale ha preso parte anche l'esecutivo dell'Usigrai, l'Unione Sindacale Giornalisti Rai. Sono all'orizzonte una serie di iniziative di mobilitazione.
Rai Sport chiude: la protesta della redazione
La redazione romana di Rai Sport pare sia intenzionata a chiedere le dimissioni del direttore Auro Bulbarelli. I nodi dietro la chiusura sono molteplici, sottolinea l'AdnKronos.
I giornalista di Rai Sport accusano l'azienda per la mancata partecipazione all'asta per i diritti della Champions League (divisi tra Sky, Mediaset e la new entry Amazon) e tirano in ballo direttamente Bulbarelli per una cattiva gestione della rete e dei suoi programmi di punta.
Nello specifico si evidenza il crollo di ascolti di trasmissioni storiche come Novantesimo Minuto e La Domenica Sportiva, che ha addirittura subito un calo di tre punti percentuali di share rispetto a un anno fa.
La Rai, inoltre, si è lasciata sfuggire anche la messa in onda delle partite di Eurocup e di Eurolega di basket, proposte a titolo gratuito a Rai Sport.
Alla luce di queste considerazioni, la redazione ha proclamato tre giorni di sciopero. "Anche se il progetto riguardasse solo la chiusura del nostro canale e non della testata, sarebbe comunque gravissimo e inaccettabile, perché si tratterebbe del preludio a una chiusura totale di Rai Sport, testata storica della Rai", si legge in una nota della redazione.
I primi a essere penalizzati sarebbero i milioni di appassionati che pagano il canone e che si vedrebbero privati del diritto di seguire lo sport in chiaro, senza essere costretti a pagare un abbonamento alle pay tv. A rimetterci sarebbe anche la stragrande maggioranza delle discipline sportive, che senza un canale del servizio pubblico dedicato sarebbe destinata a sparire da tutti i palinsesti.
Italia Polonia, Nations League senza pubblico (e telecronaca)
I "segnali" che da tempo l'azienda e Bulbarelli mandano ai redattori "sono inequivocabili e perfettamente in linea con il progetto di chiusura".
Il tentativo del direttore di rassicurarci ha ottenuto l'effetto diametralmente opposto, creando ulteriore preoccupazione, visto che nella sua mail alla redazione sposa in pieno questo progetto.
La prima giornata di sciopero è prevista per domenica 1 novembre o domenica 8 novembre 2020. La seconda dovrebbe arrivare il 15 novembre, data della gara di Nations League tra Italia e Polonia.
La partita rischia di essere trasmessa senza la telecronaca di Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro e gli interventi a bordo campo di Alessandro Antinelli e dallo stadio di Marco Lollobrigida e Claudio Marchisio.
Fonte foto copertina: https://www.instagram.com/p/CE17nwghqSE/
Fonte foto interna: RaiPlay
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV