A Napoli si stanno girando alcune scene per la fiction Rosy Abate 2, la cui prima stagione ha avuto un enorme riscontro di critica e di pubblico, incentrata sempre su Rosy Abate, interpretata da Giulia Michelini, ossia una donna in capo ad una cupola mafiosa.
Durante le riprese, inaspettatamente, c'è stato anche il ritorno di Claudio GIoè, l'attore che interpreta Ivan Di Meo, ossia il padre di Leonardino, il figlio di Rosy e ragione per il quale lei combatte, e uno dei più grandi amori di Rosy.
Tuttavia, c'è un problema. Rosy Abate è uno spin-off di Squadra Antimafia, e Ivan Di Meo è stato ucciso nella seconda stazione della fiction. Si tratta quindi di un sogno? Di un ricordo? O anche lui, come Leonardino, non era davvero morto?
Rosy Abate 2: la mutazione in madre
Da un capo di una cupola mafiosa non ci si aspettano certe parole, ma durante qusta seconda stagione Rosy Abate sembra molto più a suo agio nel ruolo di madre che di criminale, visto che, addirittura, affronta faccia a faccia un boss mafioso, Antonio Costello, perchè vuole fare del figlio il suo successore.
Il viaggio a Napoli serve proprio a questo, a ritrovare il figlio Leonardo e, forse, a recuperare qualcosa perso anni prima, magari riuscendo ad uscire da un mondo di violenza, ma non tutto andrà secondo i piani
Una madre senza un figlio, Leonardino è cresciuto
La ricerca del figlio Leonardo, interpretato ora, da adulto, da Vittorio Magazzù, è la ragione di vita di Rosy Abate, al momento, ma il figlio è ormai cresciuto, senza riferimenti, e trattenuto tra il boss Antonio Costello e la figlia, Nina Costello, interpretata da Maria Vera Ratti, innamorata di Leonardo.
Una lotta intestina, quindi, tra i Costello che sono legati al Leonardo adulto e Rosy, con il ricordo di un bambino, che rivuole suo figlio e si muove per riaverlo. Come la stessa Michelini ha dichiarato:
[In questa seconda stagione] Rosy non agisce più d’impulso come una volta. Ora pensa più al bene di suo figlio.
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