Dopo l'iniziativa della Procura di Imperia che ha ufficialmente indagato Blanco con l'accusa di danneggiamento per aver distrutto a calci il "giardino di rose" allestito sul palcoscenico del Teatro Ariston, Sanremo 2023 è sempre più un caso giudiziario. Stavolta tocca a Fedez e Rosa Chemical: i due cantanti sono al centro di un esposto per atti osceni in luogo pubblico.
Fedez e Rosa Chemical: atti osceni in luogo pubblico
Il deputato ed ex ministro Carlo Giovanardi, l'avvocato romano Valerio Cianciulli e Jacopo Coghe, portavoce della onlus Pro Vita & Famiglia, fanno sapere in una nota congiunta che "è stato presentato presso la Procura della Repubblica di Sanremo un esposto per atti osceni in luogo pubblico, in seguito a quanto avvenuto nella serata conclusiva del Festival di Sanremo, sabato 11 febbraio, durante la quale Fedez e Rosa Chemical hanno mimato un rapporto sessuale con relativo orgasmo in diretta televisiva".
Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un'ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale. Anche a seguito delle oltre 37.000 firme raccolte da una petizione popolare di Pro Vita & Famiglia, è stato presentato un esposto da parte dell'Avv. Luca Ghelfi – sulla base dell'art 529 C.P. (atti e oggetti osceni) e 527 C.P. (atti osceni in luogo pubblico) – per conto della stessa Onlus, dell'On. Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell'Avv. Valerio Cianciulli, padre di due figli minorenni.
La vicenda è nota: durante l'esecuzione del suo brano Made in Italy, Rosa Chemical – già finito nel mirino della deputata meloniana Maddalena Morgante – ha raggiunto Fedez in platea per "twerkargli" addosso. La performance è poi culminata con un bacio (con tanto di lingua) tra i due sul palco dell'Ariston.
Rosa Chemical e Fedez a Sanremo, arriva l'esposto
I commenti degli utenti sui social all'esposto di Pro Vita & Famiglia sono più che eloquenti: "Come vi piace perdere tempo", "Avete fatto bene. Per fortuna in Italia non esistono lungaggini processuali e quindi è giusto far perdere tempo ai tribunali per queste ingiustizie incredibili", "Credo che vi prenderanno per il culo perché nonostante sia stato mimato un atto sessuale la cosa è stata fatta in un contesto di spettacolo di varietà in un contesto ilare: infatti tutti ridono, nessuno è svenuto e nessuno ha lasciato la sala se non il vostro cervello".
La onlus è nota per le sue battaglie conservatrici contro l'ideologia gender e la propaganda LGBTQIA+. In un comunicato lanciato a fine Sanremo, l'associazione denuncia apertamente la Rai, chiedendo l'intervento immediato del governo perché "quanto visto a Sanremo non è degno di un servizio pubblico che gli italiani pagano obbligatoriamente con i soldi del canone ma è pura propaganda ideologica".
#Sanremo Li abbiamo denunciati per atti osceni in luogo pubblico
— Jacopo Coghe (@jacopocoghe) February 17, 2023
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