A 24 ore dal debutto televisivo al Teatro Ariston, Sanremo 2023 è iniziato ufficialmente con la prima conferenza stampa della vigilia. È stata l'occasione per il direttore artistico e conduttore Amadeus di dribblare le polemiche relative alla discussa apparizione del premier ucraino Zelensky (invierà una lettera e non un video-messaggio) e di annunciare un traguardo record: una raccolta pubblicitaria che per la prima volta supererà la soglia dei 50 milioni di euro.
Sanremo 2023, ascolti verso +3% rispetto al 2022
Con tutta probabilità verrà frantumato il primato dell'edizione 2022, capace di incassare 42 milioni di euro in pubblicità. A Gian Paolo Tagliavia, l'amministratore delegato di Rai Pubblicità che non ha fornito cifre precise ma ha anticipato che "siamo sulla buona strada", Amadeus ha replicato sbilanciandosi senza mezze misure.
L'aspettativa come ascolti è alta, non faccio paragoni con quelli precedenti perché ogni Sanremo ha una storia diversa. Un record c'è: quello pubblicitario. Non sono mai stati incassati 50 milioni di euro.
Nelle previsioni, quindi, non pare incidere più di tanto la decisione di Mediaset di tornare a controprogrammare la kermesse. Ci sono da battere i dati del 2022: una media di 11,2 milioni di telespettatori con uno share pari al 58%, schizzato al 64,9% con la finale. Questi numeri hanno fatto volare l'incremento dei listini pubblicitari del 28,1% rispetto all'anno scorso. Proprio Rai Pubblicità stima una crescita degli ascolti del 3%. Ma chi sponsorizza Sanremo e quanto costa complessivamente il Festival?
Quanto costa Sanremo 2023?
La Rai non comunica mai le cifre ufficiali di Sanremo, ma per l'edizione 2023 si stima un costo tra i 17 e i 18 milioni di euro. Gli sponsor dietro l'evento sono importanti: Costa Smeralda (la nave di Costa Crociere dove si esibiscono diversi artisti fuori concorso), Suzuki (il brand promuove i concerti in Piazza Colombo), Plenitude, Poltronesofà, Sephora, Dyson, VeraLab, Generali, Durex, The Mall e Swarovski.
Eppure quando è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, Amadeus ha dichiarato che il budget per gli ospiti internazionali è finito. Ma in conferenza il conduttore ha subito corretto il tiro, aggiungendo di essere soddisfatto così.
È chiaro che noi abbiamo un budget ed è finito, arrivando al martedì è normale: ho quelli che desideravo. Sognavo i Depeche Mode e anche i Black Eyed Peas; i Måneskin hanno pensato un'esibizione fatta apposta per Sanremo, un po' come è stato con Cremonini. La stessa cosa vale per Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Al Bano e i Pooh. Di questa cosa over 70 sono davvero felice: voglio abbracciare e celebrare i grandi nomi della musica italiana, non li voglio ricordare. E la gente a casa si commuoverà: dato che li abbiamo ancora attivi, perché non averli sul palco?
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