In futuro il Festival di Sanremo potrebbe non essere più un'esclusiva della Rai. La rivelazione arriva da un'inchiesta dello youtuber Pinuccio per Striscia la notizia. Nel corso di Rai Scoglio 24, la rubrica del tg satirico di Canale 5 dedicata agli sprechi del servizio pubblico televisivo, l'inviato del programma di Antonio Ricci rivela che il marchio "Festival della canzone italiana" è di proprietà del Comune di Sanremo e non della Rai.
Sanremo esclusiva Rai? Ma quanto spende viale Mazzini?
Pinuccio ha scoperto questo particolare da una recente sentenza del Tar. Incuriosito dalla vicenda, è andato a Sanremo ad intervistare il sindaco Alberto Biancheri. Il primo cittadino della città ligure conferma tutto: è Sanremo a dare in gestione il Festival alla Rai. Tra l'altro, lo fa direttamente, senza un bando aperto a tutti.
Nel corso dell'incontro con Striscia, Biancheri si lascia scappare qualche dettaglio in più sull'esclusiva di Sanremo e sulla "volontà o l'esigenza" da parte del Comune in questi anni di andare a bando, "anche perché si tratta di una convenzione che ormai è frutto di un lavoro lunghissimo".
Che io sappia ad oggi non c'è un obbligo di questo passaggio. Se cambierà qualcosa, è ovvio che il Comune di Sanremo rispetterà le regole.
Sanremo 2023 comincia con l'inchiesta di Striscia
Ma quanti soldi offre la Rai all'amministrazione sanremese per accaparrarsi il Festival e cosa farebbe il sindaco se un altro network, non solo italiano ma anche europeo, arrivasse con un'offerta irrinunciabile? Magari con il doppio o il triplo di quanto concedono ogni anno da viale Mazzini. Ecco la replica di Biancheri.
Quello che ci dà la Rai si aggira intorno ai 5 milioni di euro. A fronte della richiesta di un'altra emittente che ci propone il triplo delle risorse, sicuramente si faranno delle valutazioni.
Va però considerato che il vincitore va a rappresentare l'Italia all'Eurovision che è trasmesso e compartecipato dalle emittenti (pubbliche e non private) dell'Unione europea di radiodiffusione.
La 73esima edizione del Festival si terrà all'Ariston e in diretta su Rai 1 dal 7 all'11 febbraio. Amadeus è confermato alla conduzione e direzione artistica anche nel 2023 e 2024. Mentre fervono i preparativi, l'inchiesta di Striscia la notizia comincia a far rumore.
Alla petizione "Un bando per il Festival di Sanremo" lanciata da Pinuccio, hanno già aderito tre realtà importanti della musica italiana come l'Afi (l'Associazione Fonografici italiani), l'AudioCoop (l'Associazione di Coordinamento degli Editori e Produttori Discografici Indipendenti) e Siedas (la Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo). L'intervista ad Alberto Biancheri è disponibile sul sito di Striscia.
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