Sanremo Giovani 2019 scalda i motori. Diviso in due prime serate che andranno in onda il 20 e 21 dicembre su Rai 1, il programma dedicato alle promesse che finiranno accanto ai Big sul palco del Teatro Ariston potrebbe avere due conduttori davvero singolari: Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Lo ha confermato il direttore artistico Claudio Baglioni, al termine della prima tappa fiorentina del suo tour Al Centro. Baglioni non sarà in trasmissione ma soltanto dietro le quinte: l'idea di formare questa "strana coppia" di conduttori lo elettrizza. “Li abbiamo incontrati ma abbiamo incontrato anche altri”, ha chiarito. “Io non lo so, secondo me i cantanti possono presentarsi da soli! Mi piacerebbe avere Baudo e Rovazzi, è un'accoppiata molto interessante”.
Sanremo Giovani 2019, conduttori Baudo e Rovazzi?
Pippo Baudo è il re della tv italiana e a 82 anni il suo sarebbe un clamoroso rientro a Sanremo. Fabio Rovazzi è un fenomeno musicale (e non solo), esploso sul web canzone dopo canzone. Dovessero funzionare, sarebbero promossi al Festival vero e proprio di febbraio? “Se saranno Baudo e Rovazzi, bisogna vedere come si comportano, quella è una selezione anche per loro. Qua non si guarda in faccia a nessuno!”, ha ironizzato Baglioni. La suggestione arriva dopo le parole del direttore Angelo Teodoli, che al Prix Italia aveva dichiarato che per Sanremo Giovani l'intenzione della rete è quella di puntare su volti nuovi, d'esperienza ma non ancora così famosi.
Sanremo Giovani 2019, Rai prepara quattro preserali
Le due finali di Sanremo Giovani 2019 arriveranno al termine di quattro preserali, in onda sempre su Rai 1, che serviranno a far conoscere meglio le 24 nuove proposte che si contenderanno i due posti validi per la gara ufficiale insieme ai 24 big. Attenzione, però, a non chiamarlo talent. “È diverso dall'idea del talent, che è un'altra storia”, ha precisato Baglioni. “Il talent nasce come un format televisivo, prevede una rotazione ogni anno per cui scadono certi cantanti e bisogna trovarne alcuni altri da allevare. E comunque è una sorta di formazione”. In questo caso, il Sanremo Giovani pensato dal cantautore romano vuole essere “una mia ambizione: quella di riuscire a dare a questa rassegna un'attenzione separata e unica”.
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