È diventato un caso il mancato omaggio di Sanremo 2021 a Stefano D'Orazio, lo storico batterista e paroliere dei Pooh scomparso il 6 novembre scorso all'età di 72 anni. Il tributo prevedeva l'esecuzione di Uomini soli da parte di Fiorello e Amadeus, ma questo momento è stato cancellato dalla scaletta della finale, culminata con la vittoria dei Måneskin, quando gli sforamenti hanno fatto concludere il Festival ben oltre le due di notte. Questa dimenticanza ha mandato su tutte le furie i componenti dei Pooh.
Stefano D'Orazio, Sanremo snobba il batterista: la furia dei Pooh
Nella conferenza stampa di chiusura, Amadeus si è scusato, spiegando che l'omaggio sfumato è una sua responsabilità.
È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell'omaggio l'avevo voluto perché Stefano D'Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto.
Nel frattempo, però, sono arrivati messaggi durissimi, in primis quello di Roby Facchinetti su Facebook. Il cantante scrive che bastava un minuto solo per "onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, Uomini soli, di una persona bella, franca, intelligente, leale".
Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D'Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana. Questo palco, un Festival che si chiama 'della canzone', non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D'Orazio. Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai.
Questo ricordo annunciato, spiega Facchinetti, non è avvenuto.
Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L'eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta. Invece, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C'è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui!
Pooh, Sanremo 2021 amaro: salta il ricordo di D'Orazio
Il bassista Red Canzian è ancora più furioso del suo amico e collega e definisce quanto successo "una cosa orrenda, davvero molto brutta".
Sapevamo che doveva esserci questo omaggio e siamo rimasti molto male quando non l'abbiamo visto. Perché credo che Stefano D'Orazio meritasse quel ricordo. In cinque serate piene di qualsiasi cosa, tre minuti si potevano trovare. Credo che Stefano in 50 anni abbia dato tanto alla musica italiana e che qualcosa poteva essergli restituito da quel palco. Non si può essere onorati solo quando si serve a qualcuno.
Il chitarrista Dodi Battaglia è più pacato nei toni ma concorda con Facchinetti e Canzian.
Ci sono persone che sanno toccare la nostra vita in modo gentile, meritando ogni singolo pensiero affettuoso che sanno suscitare per il solo motivo di esistere. Stefano negli anni è divenuto amico di molti ed abita i cuori di tutto quel pubblico che ha imparato a volergli bene. Ed è lì che deve stare, perché nel cuore ci sarà sempre un posto per lui, malgrado la memoria corta di molti.
La "ciliegina sulla torta" è il messaggio di Francesco Facchinetti, il figlio di Roby, che si rivolge direttamente al "caro zio Sdo".
Mi dicono che a Sanremo si sono dimenticati di onorarti o che erano in ritardo e hanno tagliato la tua parte. Papà è amareggiato per non dire arrabbiato, lo conosci bene. Se qualcuno gli tocca la famiglia diventa un leone e tu sei molto di più che una semplice famiglia per lui. Io invece non sono arrabbiato, provo totale disinteresse rispetto al menefreghismo altrui. La tua memoria non ha bisogno di Sanremo, la tua memoria vive in 60 milioni di italiani e in oltre 100 milioni di dischi che con gli altri zii hai fatto entrare nelle case degli italiani e non solo. Sanremo dura una settimana all'anno, tu durerai in eterno. Ciao zio Sdo, adesso vado a calmare papà.
Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/francescofacchinettiofficial/posts/10159852604224610
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