Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi, è morto oggi, 25 novembre 2020, all'età di 60 anni. Il quotidiano argentino Clarin parla di "un arresto cardiorespiratorio nella sua casa di Tigre, dove si era sistemato dopo l'intervento alla testa" al quale era stato sottoposto per rimuovere un ematoma al cervello. Mentre il mondo intero piange El Pibe de Oro, il migliore calciatore di sempre e divinità materializzata in terra su un campo di calcio, il ricordo corre a film, serie e documentari su D10S, come continuano a chiamarlo i tifosi del Napoli.
Diego Armando Maradona: film, serie e doc sul Pibe de Oro
Maradona, scomparso a 25 giorni dal suo 60esimo compleanno, ha recitato molte volte (ovviamente nei panni di sé stesso) in diversi film e telefilm. Senza dimenticare La noche del 10, il talk show del 2005 che ha visto l'epica prima volta insieme in tv dell'accoppiata Maradona (è megl 'e) Pelé. Nel corso delle 12 puntate, Diego fece da Letterman con Ronaldo e Zinedine Zidane, Fidel Castro e Roberto Durán, Mike Tyson e Raffaella Carrà.
¡Qué linda es mi familia!
Commedia musicale del 1980 di Palito Ortega, molto popolare in Argentina.
Supermingo
Una sitcom del 1986 in cui Diego appare in ben tre episodi.
Tifosi
Nella commedia stracult firmata da Neri Parenti e prodotta da Aurelio De Laurentiis, Diego, evidentemente a corto di soldi, appare nell'episodio Atalanta-Napoli, in cui i due tifosissimi ladri Gennaro (Nino D'Angelo) e Ferdinando (Peppe Quintale) svaligiano, ovviamente senza saperlo, il super-attico del loro idolo.
Una familia especial
Diego compare come special guest nell'episodio 36 della comedy fantascientifica, andata in onda nel 2005 in Argentina.
Sos mi vida
In questa commedia romantica di Canal Trece, Maradona compare accanto ai protagonisti Natalia Oreiro e Facundo Arana in un episodio trasmesso nel 2006.
Who Stole the Cup?
Nel 2018, in occasione dei Mondiali in Russia, Maradona si presta a questo cortometraggio di Bwin in cui la Coppa del Mondo, quella che Diego vinse da solo nel 1986 in Messico, viene rubata.
Ma essere Maradona, come cantava Manu Chao (appassionato dai tempi dei Mano Negra), "costa una vita intera e tragica".
Santa Maradona, contenuta nell'album Casa Babylon del 1994, è stata l'ispirazione dell'omonimo film di Marco Ponti, che si apre proprio su quel "football!" urlato a squarciagola e il coro "Die-go! Die-go!".
I documentari sull'idolo di Lanús sono numerosi.
Molti sono disponibili in streaming su varie piattaforme: alcuni su Netflix e Prime, altri acquistabili sui diversi servizi.
Maradona: Napoli paradiso e "prigione" nel film di Kapadia
In una delle sue ultime interviste, concessa a France Football, Dieguito raccontava un sogno ricorrente.
Sogno di segnare di nuovo di mano all'Inghilterra. Stavolta, però, con la mano destra.
A La Naçion, invece, ricordò i Mondiali di Italia 90 in occasione del trentennale con una frase da mandare a memoria. Lo spunto è la sconfitta dell'Argentina a San Siro all'esordio contro il Camerun.
L'unico piacere di quel pomeriggio è stato quello di scoprire che, grazie a me, i milanesi hanno smesso di essere razzisti: oggi, per la prima volta, hanno sostenuto gli africani.
Il solo Dio che milioni di persone hanno visto in vita non poteva non attrarre il mondo del cinema, che gli ha dedicato parecchi film e documentari.
Diego Maradona
Il film di Asif Kapadia, che ha già raccontato le vite "bigger-than-life" di Ayrton Senna e Amy Winehouse, è allergico ai luoghi comuni ed è un autentico viaggio al termine di Diego. Il doc racconta senza ipocrisie i due volti della leggenda, il mito calcistico e i vizi, le origini difficili e il peso della responsabilità familiare, la solitudine e il legame soffocante con la città di Napoli. Un lavoro imperdibile, nel catalogo di Netflix e impreziosito dagli strepitosi filmati d'archivio girati da Jorge Cyterszpiler, il primo agente di Maradona.
Maradona - La mano de Dios
Una co-produzione italo-spagnola diretta da Marco Risi: il biopic racconta l'infanzia di Diego (a interpretarlo è Marco Leonardi) a Villa Fiorito nella periferia di Buenos Aires, i primi calci al pallone, i successi con l'Argentinos Junior e il Boca e l'arrivo a Napoli, dove diventa subito 'O re. L'esito è deludente e non proprio riuscito, ma il ricordo vale una visione.
Maradona di Kusturica
"Io sono la mia colpa", confessa l'eroe imperfetto quando racconta la maledizione della cocaina al regista serbo-bosniaco. Maradona si mette a nudo in un film sgangherato ma totalmente da difendere, soprattutto per alcune scene da lacrime come le celebrazioni della Iglesia maradoniana, il racconto del 3-1 rifilato alla Juventus di Agnelli a Torino il 9 novembre 1986, le canzoni La vida tombola di Manu Chao e La mano de Dios cantata da Diego con la sua Claudia e la figlia Yanina in un localaccio di New York. L'ultimo, grande film di Kusturica.
Maradonapoli
Il 3 novembre 1985 il Napoli batte 1-0 la Juventus, che fino a quel punto aveva vinto 8 partite su 8 in campionato. Il gol della vittoria, inutile dirlo, è una punizione a due in area di Maradona, calciata da una posizione impossibile. Tacconi ancora si domanda come sia potuto accadere. Il mito napoletano di Diego si consacra e diventa carne: questo documentario di Alessio Maria Federici ripercorre tutta la magia che il numero 10 ha regalato alla città da quel fatidico 30 giugno 1984, il giorno dell'"avvento" salutato da 80mila persone che riempiono il San Paolo.
Amando a Maradona
L'amore degli argentini per Maradona è pari soltanto a quello dei napoletani: il giornalista Javier Vázquez ripercorre questo legame collezionando interviste ad amici, colleghi e parenti. Un doc viscerale, dolente e tragico, come il Maradona Blues scritto per Diego da Charly Garcia e Claudio Gabis.
Maradona in Messico
Una docu-serie originale Netflix in sette episodi che racconta l'ultima impresa di Diego: l'avventura come allenatore dei Dorados di Sinaloa, la squadra della Serie B messicana ereditata all'ultimo posto in classifica e portata a giocare i play-off per la promozione nel massimo campionato.
Maradona: le verità nascoste
Documentario televisivo di National Geographic (su Sky, canale 403) con immagini di repertorio e testimonianze svariate, da Ciro Ferrara e Abel Balbo a Salvatore Carmando, lo storico massaggiatore degli anni d'oro di Napoli custode del "Maradona segreto".
Toccanti le dichiarazioni di Fernando Signorini, ex preparatore atletico di Diego, l'unico dell'entourage del calciatore – per ammissione di Ottavio Bianchi, l'allenatore del primo scudetto – che era davvero legato a lui e gli ha voluto bene.
L'uomo della domenica - Maradona 60
Sempre su Sky, uno speciale firmato Giorgio Porrà sul primo scudetto del Napoli. Le interviste spaziano da Maurizio De Giovanni a Paolo Rossi, ricordando le parole di Osvaldo Soriano sul "più umano degli Dei".
In una lettera datata 7 maggio 1979 al suo "fratello italiano" Giovanni Arpino, lo scrittore argentino "avvertiva" il mondo dell'arrivo del re del Fútbol:
Secondo i giornalisti e i miei amici stessi, Maradona è il più grande giocatore (anche se è basso di statura) degli ultimi 30 anni. Fa due gol a partita (la sua è una squadra misera ma sono primi) e fa già parte della selezione nazionale. Certo, tutti i grandi, e il Barcellona, lo vogliono comprare: costa, credo cinque milioni di dollari. Se il Torino ha quei soldi è salvo. Dicono che paragonato a lui Sivori è un energumeno. Poi non dite che non vi avevo avvertito.
Soccer Superstars - Maradona
Speciale televisivo statunitense di CBS Sports con filmati d'archivio e interviste d'epoca. C'è tantissimo calcio, ma anche una Napoli piena di luoghi comuni. Per una volta, però, si può accettare.
Maradona - Un gamin en or
Ovvero Diego dalla A alla Z: un documentario francese prodotto da ARTE France e 13 Production e andato in onda nel 2006.
Il regista Jean-Christophe Rosé dà la parola al "ragazzo d'oro": la "légende du football" spiega cosa ha passato nella sua vita e lo fa con onestà, sincerità e senza cercare scuse. Da non perdere.
Prossimamente arriveranno altri due titoli molto attesi su D10S, uno su Amazon Prime e uno su Netflix.
Prime Video è lo streamer di Maradona: Sueño Bendito, serie tv diretta da Alejandro Aimetta sul Dio del pallone raccontato in tre fasi diverse della sua vita ed interpretato da tre attori: Nicolás Goldschmidt, Nazareno Casero e Juan Palomino.
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, sulla piattaforma dalla grande N, segnerà invece il ritorno a Napoli del regista con un film autobiografico descritto come "un romanzo di formazione allegro e doloroso". Maradona, infatti, ha letteralmente "salvato la vita" al giovane Paolo: il tifo per il Napoli di Diego portò Sorrentino in una trasferta, la partita Empoli-Napoli, nel giorno in cui i suoi genitori morirono nel sonno per colpa di una stufa, avvelenati dal monossido di carbonio.
Sorrentino, tifoso sfegatato del Napoli, ha un'autentica venerazione per Maradona. Quando ha vinto l'Oscar per La grande bellezza, alla cerimonia di premiazione al Kodak Theater di Los Angeles ha ringraziato i suoi quattro "maestri": Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking Heads e, appunto, Maradona.
L'apparizione della Mano de Dios in Youth - La giovinezza, dove il Diego ciccione in rehab palleggia con una pallina da tennis nel lussuoso hotel Schatzalp di Davos, è un tributo affettuoso alla poesia del calcio.
"Diego est grand", come recita la meravigliosa copertina del settimanale France Football dedicata ai 60 anni di Diego.
Fonte foto copertina: Netflix
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