Generazione Giovani, il programma che ha segnato il ritorno in Rai di Milo Infante, ha chiuso i battenti. Il talk in cui i giovanissimi si confrontano su argomenti di stretta attualità, dalla legalizzazione della cannabis a cyberbullismo e sexting, si è ufficialmente concluso con la sedicesima e ultima puntata della stagione, andata in onda domenica 17 marzo alle 10.00 su Rai2. In chiusura di appuntamento, Infante non ha nascosto il rammarico per la fine di quest'esperienza, imposta dal direttore di rete Carlo Freccero.
Milo Infante, Generazione Giovani chiude "senza motivo"
“Questo è l'ultimo momento in cui i nostri ragazzi potranno dire la loro”, ha detto il conduttore. “A me dispiace molto perché Generazione Giovani è nato da un incontro con l'ex direttore di Rai2 Andrea Fabiano, che ha creduto in questo progetto, cioè nel tentare di far parlare per la prima volta in questi anni dei ragazzi. Devo dire che la soddisfazione di aver fatto questo programma è enorme”.
“C'è un po' di dispiacere – ha aggiunto – perché quando si spengono le voci dei ragazzi, la domanda è: dove e come potremo ancora sentire questa foresta che cresce invece del solito albero che cade e che fa tanto rumore ma non porta a nulla? Io, ragazzi, spero di tutto cuore di rivedervi presto. Non so dove, non so come. Spero che la televisione vi dia la possibilità di raccontarvi e ai genitori di ascoltare le vostre parole”.
Generazione Giovani, Milo Infante dà l'addio sui social
Durante la turbolenta audizione in Commissione di Vigilanza Rai, nella quale Freccero ha presentato i nuovi programmi di Rai2, la Lega ha aspramente criticato la chiusura della trasmissione. “C'è un capostruttura, che si chiama Milo Infante: se si fosse confrontato con lui avrebbe potuto prolungare questo format con poche risorse”, ha rimproverato al direttore il deputato leghista Paolo Tiramani. L'obiezione è che Generazione Giovani andava benissimo, sfiorando il 7% di share, e la rete avrebbe potuto prorogarlo fino a maggio. Ciò non è avvenuto.
Dopo la chiusura della trasmissione, Infante ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un post in cui si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. “A tutti coloro che in queste ore hanno espresso rammarico per la fine di Generazione Giovani – ha scritto il giornalista – posso solo dire, da genitore prima ancora che da giornalista, che il più dispiaciuto sono io. E a chi si è chiesto per quale motivo non abbiamo proseguito in questa avventura... beh, con la mia consueta diplomazia posso solo rispondere che non vedo un motivo, nemmeno uno, perché un programma come Generazione Giovani non debba essere in palinsesto per tutto l'anno. Magari in diretta e in una fascia oraria dove i ragazzi siano svegli e possano così seguire il programma magari confrontandosi con i loro genitori”.
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