È davvero il caso di dire che non ci poteva essere un abbinamento più azzeccato. Parliamo della campagna di sensibilizzazione di sicurezza sul web in cui il celebre anime di Ghost in the Shell è coinvolto al fianco di istituzioni autorevolissime come Il National Center of Incident Readiness and Strategy for Cybersecurity (NISC), la Information-technology Promotion Agency (IPA) e la Japan Network Security Association (JNSA).
Del resto, come tutti ormai sanno, nell'universo di Ghost in the Shell l'ingegneria robotica e le nanomacchine sono la normalità e i cyber-cervelli permettono non solo di connettersi al web, ma anche di utilizzare la propria memoria con la stessa elasticità di quella di un computer, cancellando eventi, sovrascrivendoli o addirittura immagazzinando libri con estrema facilità. Diversi uomini sono diventati cyborg, ovvero esseri in parte organici in parte robotici.
Quello che differenzia un cyborg integrale da un robot è la presenza di un cervello umano e di un ghost, ovvero dell'anima, qualcosa di intrinseco e inspiegabile che permette agli uomini di "sentire" sensazioni particolari.
Ovviamente la campagna di sensibilizzazione per ora coinvolgerà solo il Giappone: un'dea davvero originale per sfruttare a fin di bene la popolarità di un anime popolare come è Ghost in the Shell.
[アニメ]「攻殻機動隊S.A.C」内閣サイバーセキュリティセンターとタッグ!草薙素子をポスター起用 https://t.co/B68lW7qxVe pic.twitter.com/rb3ATVeGSI
— シネマトゥデイ (@cinematoday) 22 Gennaio 2016
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