In occasione del Jump Music Festa di luglio non riuscirete a immaginare cosa hanno combinato gli autori delle serie di maggior successo, ospitate sulla testata ammiraglia di Shueisha, la rivista Weekly Shonen Jump.
I mangaka hanno rappresentato i rispettivi protagonisti dei loro fumetti nelle vesti insolite di musicisti, ognuno con il suo bravo strumento tra le mani. La lista dei personaggi e dei titoli coinvolti è davvero impressionante.
Jump Music Festa, che la musica abbia inizio
L'ispirazione è venuta dal Jump Music Festa che si terrà il 7 e l’8 luglio 2018 all Yokohama Arena di Kanagawa. Gli artisti più famosi in forza alla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha si sono sbizzarriti e hanno realizzato una galleria davvero imponente, composta dai personaggi delle loro serie nelle vesti inusuali di abili musicisti. Tra le serie coinvolte nel progetto figurano titoli come Haikyuu!, My Hero Academia, One Piece, Food Wars!, The Promised Neverland, Tokyo Ghoul: re (di cui è stata annunciata la fine pochi giorni or sono) e altri ancora. Siete capaci di riconoscerli tutti?
Weekly Shone Jump: 50 anni di successi
Weekly Shonen Jump o semplicemente Shonen Jump, è una delle più longeve riviste di manga pubblicate in Giappone da Shuesiha. Proprio nel 2018 il magazine festeggia il suo 50° anniversario, avendo debuttato in patria nel luglio del 1968. Da allora il periodico ha inanellato una sequele smisurata e impareggiabile di successi internazionali che a loro volta hanno ispirato adattamenti anime conosciuti e amati da varie generazioni di fan in tutto il mondo.
La vera e propria esplosione è avvenuta a partire dagli anni 80, con opere quali Cat’s Eye – Occhi di gatto (1981, Planet Manga) di Tsukasa Hojo, Capitan Tsubasa – Holly e Benji (1981, Star Comics) di Yoichi Takahashi, Ken il Guerriero (1983, Planet Manga) di Buronson e Tetsuo Hara, Dragon Ball (1984, Star Comics) di Akira Toriyama, Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco (1985, Star Comics) di Masami Kurumada e Video Girl Ai (1989, Star Comics) di Masakazu Katsura.
Nel decennio succcessivo ricordiamo Slam Dunk (1990, Planet Manga) di Takehiko Inoue, Kenshin – Samurai vagabondo (1995, Planet Manga) di Nobuhiro Watsuki, One Piece (1997, Star Comics) di Eiichiro Oda, Hunter x Hunter (1998, Planet Manga) di Yoshihiro Togashi e Naruto (1999, Planet Manga) di Masashi Kishimoto.
Infine, nel nuovo millenio, solo per citarne alcuni: Bleach (2001, Planet Manga) di Tite Kubo, Death Note (2003, Planet Manga) di Takeshi Obata e Tsugumi Ohba, Gintama (2003, Star Comics) di Hideaki Sorachi, Kuroko’s Basket (2008, Star Comics) di Tadatoshi Fujimaki, Haikyu!! – L’asso del volley (2011, Star Comics) di Haruichi Furudate, Assassination Classroom (2012, Planet Manga) di Yusei Matsui, Food Wars (2012, Goen) di Yuuto Tsukuda e Shun Saeki, fino ai recenti My Hero Academia (2014, Star Comics) di Kouhei Horikoshi, Black Clover (2015, Planet manga) di Yuuki Tabata e The Promised Neverland (2016, J-POP) di Shirai Kaiu e Posuka Demizu.
Fonte: Anime News Network
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