Juzo Morisaki è un personaggio di Captain Tsubasa che gioca come portiere e che in Giappone è il terzo più bravo. Conosciuto anche come Alan Croker per via della traduzione italiana del primo anime, si presenta come un giovane atletico e caratterialmente molto serio.
Sebbene sia insicuro per via della bravura degli altri portieri, non si perde mai d'animo e tende a lavorare sodo per migliorare le sue prestazioni in campo. Anche se a causa della sua posizione non riesce sempre a farsi notare come vorrebbe, continua a giocare giorno per giorno senza sosta, riuscendo così a raggiungere i suoi personali traguardi.
Cose che non tutti sanno di Juzo Morisaki
Questa è l'immagine del personaggio
- Come tutti i personaggi di Captain Tsubasa, anche Juzo ha subito diversi cambiamenti del nome a causa delle traduzioni nel mondo. Al Jones Crocket per i latino americani è diventato invece Alan o Allan Crocker per diversi paesi europei, tra cui anche l'Italia.
- Juzo Morisaki appare nel terzo capitolo del manga. Ciò nonostante il suo nome viene fatto solo nel capitolo 12. Fino ad allora viene chiamato solo con l'epiteto di portiere sostituto di Shutetsu.
- Grazie al periodo di infortunio di Genzo e alla sua successiva partenza per la Germania, Juzo Morisaki riesce a giocare per diverso tempo come portiere titolare, mostrando di essere un valido giocatore seppur non all'altezza del genio di Genzo.
- La sua figura si contrappone a quella di Genzo. Se il primo è infatti un genio lui rappresenta chi riesce comunque a farcela basandosi solo sulla disciplina e sul duro lavoro.
- Per via di un attacco subito da Hyuga, per un certo tempo ha avuto paura della palla, non riuscendo più ad effettuare delle parate. Un problema che è poi riuscito a superare grazie a Tsubasa e alla sua forza di volontà.
Analisi del personaggio
Juzo Morisaki è un personaggio di Captain Tsubasa che rientra tra quelli principali per via del suo ruolo che anche se a tratti è abbastanza costante.
Secondo portiere, si mostra come una persona umile e sempre pronta a lavorare sodo per migliorarsi. Pur consapevole dei suoi limiti ama sfidarsi e cercare di far sempre del proprio meglio.
Qualità che lo portano ad essere il terzo portiere più bravo del Giappone.
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