Aaron Taylor Johnson in Animali Notturni ha avuto un barbiere d'eccezione che ha curato il suo look. Difficile crederlo ma il suo nome è Tom Ford. Avete capito bene, lo stilista oltre ad essere il registra del film, si è anche occupato del look di Aaron Taylor Johnson.
A svelarlo è stato proprio lo stesso attore durante la premiazione dei Golden Globes 2017: Aaron Taylor Johnson ha vinto il premio come miglior attore non protagonista nel film drammatico Animali Notturni battendo Mahershala Ali in Moonlight, Jeff Bridges in Hell or High Water, Simon Helberg in Florence Foster Jenkins, Dev Patel in Lion (Lion – La strada verso casa).
L’attore aveva già convinto i critici con la sua performance alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Ecco il suo discorso di ringraziamento ai Golden Globe 2017:
“Che onore incredibile. Grazie per aver riconosciuto il mio lavoro. Grazie a Tom Ford, grazie A tutto il team, grazie Foqus, Universal. Grazie a mia moglie, sei la mia anima gemella e ti amo. Sono fortunato ad avere due figlie e due genitori che mi amano”.
And this year's #GoldenGlobes winner for Best Performance by an Actor in a Supporting Role in any Motion Picture is Aaron Taylor-Johnson! pic.twitter.com/fDR6aCahkI
— Golden Globe Awards (@goldenglobes) January 9, 2017
Durante la conferenza stampa gli è stato domandato come è nato il look che sfoggiava nella pellicola e la sua risposta è stata:
"Tom mi ha offerto il lavoro d'estate, circa tre mesi prima di fare il film e mi ha detto soltanto: "Fatti crescere i capelli, la barba e le unghie", in modo che avessi abbastanza elementi con cui giocare, e poi ha fatto questo, ha preso il rasoio e lui in persona mi ha fatto i basettoni".
Vi sveliamo la sinossi di Animali Notturni:
"Susan Morrow, una mercante d'arte di Los Angeles, conduce una vita agiata ma vuota insieme al marito Hutton Morrow. Durante un weekend, mentre Hutton è via per un viaggio di lavoro, Susan trova un pacco inaspettato nella cassetta delle lettere. È un romanzo intitolato Nocturnal Animals, scritto dal suo ex marito, Edward Sheffield, con cui Susan non ha contatti da anni. Insieme al manoscritto c'è un biglietto di Edward che incoraggia Susan a leggere il libro e a chiamarlo durante la sua visita in città. Sola nel suo letto, di notte, Susan si immerge nella lettura. Il romanzo è dedicato a lei ma il contenuto è violento e devastante. Susan è molto colpita dalla scrittura di Edward e non può fare a meno di ricordare i momenti più intimi della loro storia d'amore. Cercando di guardare dentro se stessa oltre la superficie patinata della sua esistenza, Susan vede sempre più chiaramente come quel libro sia il racconto di una vendetta, che la costringe a rivalutare le scelte fatte e risveglia in lei una capacità di amare che temeva di aver perso, mentre la storia procede verso una resa dei conti che riguarderà sia l'eroe del romanzo che lei."
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