C'è da perdersi nel programma del BIF&ST, originale acronimo di Bari International Film Festival, la manifestazione - molto mediatica - giunta all'ottava edizione (e mezza, come puntualizzano gli organizzatori, "se si tiene conto dell'edizione pilota del 2009") che avrà luogo nel capoluogo pugliese dal 22 al 29 aprile 2017. Con la presidenza della regista tedesca Margarethe von Trotta (celebre per il suo Anni di piombo) e la direzione di Felice Laudadio, che lo ha anche ideato (ultima tappa di un'abile riconversione promozionale di quello che era EuropaCinema, gestito dal 1984 al 2009 proprio da Laudadio con traslochi da Rimini a Bari a Viareggio), BIF&ST fa parte di quei festival italiani più, se non del tutto, interessati agli eventi, alle anteprime, agli ospiti, alla moltitudine di premi da conferire a registi, attori e attrici, direttori della fotografia, che alla ricerca di sguardi portatori di novità e freschezza filmica (con qualche eccezione, si pensi a Scappa-Get Out, opera prima horror dell'afro-americano Jordan Peele, versione moderna di Indovina chi viene a cena?, in prima a Bari e in uscita nelle sale giovedì 18 maggio 2017).
In tale prospettiva si collocano le sezioni del festival: un'anteprima mondiale (La tenerezza di Gianni Amelio, girato in una Napoli inedita, borghese e non periferica, scelto come film d'apertura sabato 22 aprile 2017 al Teatro Petruzzelli - due giorni dopo sarà nei cinema) e sette internazionali (di film in uscita); dodici opere (due delle quali italiane in prima mondiale, Nobili bugie di Antonio Pisu con Claudia Cardinale e Tutto quello che vuoi del regista di Scialla! Francesco Bruni) per il Panorama internazionale e in gara per ottenere i premi (migliore regia, attrice, attore) da una giuria del pubblico coordinata da Chiara Caselli; due spazi riservati al cinema italiano chiamati Italiafilmfest; e poi la marea di "Tributi ed eventi speciali" costruiti sulla presenza a Bari di personalità del cinema (nomi più che condivisibili, fra loro alcuni artisti dalle carriere straordinarie, ma anche qui di alta spendibilità mediatica): Dario Argento, Alessandro Gassman, Pupi Avati, Andrej Konchalovskij, Volker Schloendorff, Fanny Ardant, Sabrina Ferilli e una ritrovata Greta Scacchi, indimenticabile protagonista di Coca Cola Kid di Dusan Makavejev, però, guarda caso, nel cast del film di Amelio... Sarà l'occasione, almeno, di (ri)vedere sul grande schermo qualche capolavoro degli ultimi decenni: La signora della porta accanto di François Truffaut, L'odore del sangue di Mario Martone, i due film di Konchalovskij Maria's Lovers e A 30 secondi dalla fine, i tre di Schloendorff, in rappresentanza di tre periodi molto diversi della sua attività, I turbamenti del giovane Torless (1966), Morte di un commesso viaggiatore (1985) e Diplomacy (2014), La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini e Z, l'orgia del potere di Costa-Gavras per l'omaggio all'attore francese Jacques Perrin...
Film di chiusura, al termine della cerimonia di premiazione (sabato 29 aprile 2017), sarà Gifted-Il dono del talento di Marc Webb, già regista di (500) giorni insieme. Di prossima uscita, il film narra la relazione tra un uomo e la nipote di sette anni, figlia della sorella defunta, che si rivelerà un genio della matematica.
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