Nato a Genova il 30 dicembre 1932, Paolo Villaggio è stato un attore, comico, scrittore e sceneggiatore italiano. Figlio di Ettore, un ingegnere edile palermitano, e Maria, un’insegnante di lingua tedesca, ha un fratello gemello di nome Piero. Gli anni dell'infanzia e dell’adolescenza, periodo in cui ha potuto vedere con i suoi occhi le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, sono stati raccontati spesso dall'attore nella sua pièce teatrale intitolata Delirio di un povero vecchio.
Paolo Villaggio: la biografia
Dopo aver frequentato il liceo classico "Andrea Doria", si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all'università di Genova, ma abbandona gli studi per dedicarsi ad altri impegni. Tra questi, la società calcistica della Sampdoria, la squadra per la quale ha sempre tifato. È nel 1954 che incontra Maura Albites, la sua futura moglie e madre dei loro due figli: Elisabetta - nata nel 1959 - e Pierfrancesco (1965). Il figlio, ricordiamo, è apparso in alcune pellicole interpretate dal padre. Dopo gli studi, ha svolto diversi lavori tra cui il cameriere, lo speaker della BBC a Londra. In seguito è diventato un cabarettista e intrattenitore delle navi della Costa Crociere, al fianco dell'amico e celebre cantautore Fabrizio De André.
Di lui, quest’ultimo ha detto: “L'ho incontrato per la prima volta a Pocol, sopra Cortina; io ero un ragazzino incazzato che parlava sporco; gli piacevo perché ero tormentato, inquieto ed egli lo era altrettanto, solo che era più controllato, forse perché era più grande di me e allora subito si investì della parte del fratello maggiore e mi diceva: "Guarda, tu le parolacce non le devi dire, tu dici le parolacce per essere al centro dell'attenzione, sei uno stronzo”.
Un’amicizia che ben presto diventa una collaborazione anche a livello artistico: Paolo Villaggio infatti all'inizio degli Anni ‘60 ha prodotto i testi delle canzoni Il fannullone e Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, entrambi scritti da Villaggio, incisi e cantati da Fabrizio De André, autore delle musiche. Dopo essersi unito alla Compagnia goliardica Mario Baistrocchi, Villaggio viene scoperto dal giornalista e conduttore Maurizio Costanzo, che nel 1967 gli consiglia di esibirsi al "Sette per otto", un noto cabaret di Roma, ed esordisce anche nel Derby Club di Milano, dove ha conosciuto Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni. Nel 1984 a dirigerlo è Sergio Corbucci in A tu per tu, dove l'attore recita al fianco di Johnny Dorelli: il film è in disponibile in streaming legale e gratuito su PopcornTV
Curiosità su Paolo Villaggio
In seguito Paolo debutta nella trasmissione radiofonica Il sabato del Villaggio, dove racconta in prima persona le storie di un impiegato particolare che pone le basi per i successivi film legati alle avventure del ragionier Ugo Fantozzi. Dopo essere approdato in televisione nel 1968 per presentare programmi come Quelli della domenica (Professor Kranz) e È domenica, ma senza impegno, ha dato vita al suo primo personaggio umiliato e sottomesso, Giandomenico Fracchia e ha iniziato a lavorare in radio nella trasmissione Gran varietà, dove nel 1975 passa alla conduzione al fianco di Raffaella Carrà. Negli Anni ’80 pubblica su L'Europeo i racconti tratti dai monologhi delle sue trasmissioni e tra questi non manca il suo personaggio per eccellenza, Fantozzi, che diventa sempre più importante per il grande pubblico. In essi, inoltre, vengono presentati tutte le altre figure che accompagnano il ragionier Fantozzi nei suoi ‘viaggi’.
Come abbiamo detto, Paolo Villaggio ha scritto anche romanzi. Il più celebre è del 1971 e si intitola Fantozzi (gruppo Rizzoli) e gli valse il premio Gogol come "miglior scrittore in cirillico", nella sezione "miglior opera umoristica”. Nel corso della sua carriera collabora con Vittorio Gassman e lavora spesso in televisione, tra fiction (Carabinieri), film e programmi (tra questi il celebre Striscia la notizia). Ma i premi più popolari li ottiene a live cinematografico, vincendo nel 1992, in occasione della 49ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il Leone d'oro alla carriera. e nell'agosto del 2000 - al Festival del cinema di Locarno - il Pardo d'onore alla carriera. La sua ultima apparizione cinematografica risale al 2012 con Tutto tutto niente niente.
Nel 2017 è stato uno dei personaggi più cercati su Google, per via della sua scomparsa.
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