Era il 2 Novembre del 1906 quando a Milano nasceva uno dei padri del neorealismo italiano Luchino Visconti il quarto figlio del duca Giuseppe Visconti di Modrone e di Carla Erba titolare di una grande casa farmaceutica.
La sua carriera nel cinema inizia come assistente alla regia per Jean Renoir , per un breve periodo soggiorna anche ad Hollywood ma nel 1939 rientra in Italia a seguito della morte della madre. Sempre in quell’anno si trasferisce a Roma e nella capitale inizia a frequentare gli artisti legati rivista "Cinema" dove, proprio su quest’ultima Visconti pubblicherà il suo primo articolo che si intitolava "Cadaveri".
Negli anni 1942 e 1943 Luchino Visconti gira "Ossessione", una pellicola basata sul romanzo di James Cain “Il postino suona sempre due volte” e con questo film si può dire che è nato lo stile del neorealismo nel settore cinematografico ma quelli sono gli anni caratterizzati anche dalla guerra, anni in cui Visconti partecipa attivamente alla Resistenza.
Una volta terminata la guerra nel 1948 Luchino Visconti torna dietro la macchina da presa e dirige un film in dialetto “La terra trema” basato sul romanzo di Giovanni Verga “I malavoglia”. Successivamente nel 1950 vi fu una versione del film doppiata in lingua italiana. Nel 1951 realizza il film Bellissima con Anna Magnani e Walter Chiari, nel 1953 “Siamo Donne” ma è solo nel 1954 che realizza il suo primo film a colori “Senso” ispirato a un racconto di Camillo Boito.
Fra i suoi film più importanti è doveroso ricordare “Il Gattopardo”grazie al quale nel 1963 si aggiudica la Palma d’Oro a Cannes. La sua morte avviene a Roma il 17 marzo 1976 mentre era impegnato alla realizzazione del film il "Ludwig" venne stroncato da un ictus.
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