È mancato a Los Angeles, stroncato da un attacco cardiaco a 84 anni, Rod Taylor, il popolare attore il cui nome resta legato a classici come "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock e "L'uomo che visse nel futuro" di George Pal, tratto dal romanzo "La macchina del tempo", di H. G. Wells.
Nato in un sobborgo di Sidney nel 1930, la sua carriera iniziò a Hollywood negli anni Cinquanta. Ma la notorietà giunse solo negli anni Sessanta con la sua interpretazione in "L'uomo che visse nel futuro".
Taylor ha recitato in oltre 50 film nel corso della sua carriera. Tra i suoi titoli più importanti, in cui è apparso quasi sempre in veste di coprotagonista, ricordiamo: "Il gigante", "L'albero della vita", "La regina delle Amazzoni", "Il dominatore dei sette mari", "Il magnifico irlandese" e "Zabriskie Point".
L'ultima occasione in cui l'abbiamo potuto vedere sul grande schermo è nel 2009, quando fu Winston Churchill in "Bastardi senza gloria" di Quentin Tarantino.
Numerose anche le sue apparizioni televisive, in classici come "La signora in giallo", "Falcon Crest" e "Walker Texas Ranger".
Queste le parole con cui ha voluto ricordarlo la figlia Felicia, ex corrispondente della CNN News:
«Mio padre amava il suo lavoro. Fare l'attore era la sua passione – la definiva un'arte onorevole e qualcosa di cui non poteva fare a meno. Una volta mi disse: "sono un povero studente seduto ai piedi dei giganti, che guarda alla loro saggezza e prega per lezioni che un giorno potrebbero fare di lui un artista completo. Così, se tutto andrà bene, un giorno potrò sedermi di fianco a loro"».
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