James Foley è pronto per tornare sul grande schermo con Cinquanta Sfumature di Nero, nelle sale dal 9 febbraio. “La svolta conservatrice che stiamo vivendo negli USA renderà questo tipo di film ancora più popolari”, ha raccontato il regista.
Diciamolo, il successo della saga ha colpito anche lui: "Le cose che mi hanno colpito di più del film e dei libri è che abbiano toccato la fantasia di milioni di persone, soprattutto donne, in tutto il mondo, con diverse culture. Perché ogni cultura ha una visione differente del sesso, dell’umorismo. Questo è stato intrigante per me: l’idea che ci fosse un pubblico consolidato che aspettasse qualcosa, anche con il rischio che non piacesse. Ma bisogna rischiare nella vita", ha raccontato a Badtaste.
Nel suo passato Foley ha diversi thriller, che lo hanno aiutato molto con la componente thriller-mistery che circonda i protagonisti (e soprattutto nel passato di Christian): "Nelle storie d’amore ognuno deve avere un impatto sull’altro, impatto che nella migliore delle ipotesi le porta a migliorarsi.
Christian ha avuto una vita difficile, con un passato che ha tenuto all’oscuro e che l’ha portato a non instaurare mai relazioni emotive. Per entrambi è una sorta di prima relazione, per lei la prima in assoluto, per lui con una persona con lo stesso livello di potere, almeno al di fuori della camera da letto! Quando abbiamo fatto la prima proiezione di test con il pubblico le persone presenti in sala hanno descritto il film come “romantico”, non hanno detto sexy o spinto ma romantico.
E questo mi è piaciuto perché per rappresentare un’amore che sia credibile deve necessariamente essere anche realistico, al di là del sesso in sé, che è inserito nella relazione romantica".
Girare le scene spinte è meno divertente di quanto si possa pensare
"Girare le scene di sesso è la cosa meno divertente per via della timidezza, dei preconcetti culturali che abbiamo. In Italia credo siate più aperti, gli attori più disinibiti che in America dove le persone sono molto… protestanti direi… anti-sesso. Anche se in fondo non è cosi, e la dimostrazione sono le orde di donne che vanno a vedere il film.
Le stesse donne che alle amiche non raccontano che il fidanzato le lega a letto, poi però vanno a vedere il film e possono sognare senza sentirsi in colpa. È importante notare che le donne ci vanno con le amiche a vedere il film, non con gli uomini. Così condividono le loro fantasie. E questo mi piace", ha raccontato.
Prima di girare, si riscrive ogni scena a livello visivo facendo degli storyboard e poi ci si confronta con gli attori: "Il giorno delle riprese è un giorno normale, si conoscono perfettamente tutti gli step da fare. Due cose non sono reali nei film: il sesso e la violenza. Non si fa sesso per davvero e non ci si uccide per davvero! Entrambe le cose sono meccaniche.
Ci si deve immaginare le scene a livello mentale prima d buttare giù gli storyboard, poi si deve aggiungere la passione, gli attori devono sentirsi a proprio agio. In questo film tutto è stato più facile grazie alla loro relazione di amicizia, e anche girando le scene più hot quando si creava tensione ci pensava Dakota a riportare tutto alla normalità con una battuta. Spesso infatti mi chiedevo cosa sarebbe successo se i due attori protagonisti si fossero odiati! E succede!".
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