Da giovedì 20 aprile sarà nelle sale italiane Cocainorso, il thriller "stupefacente" di Elizabeth Banks ispirato a una serie di fatti realmente accaduti nel 1985 e alla leggenda metropolitana che è nata in seguito a quegli eventi. Peccato che a poco più di una settimana dall'uscita sui nostri schermi, sia sorta una bagarre sul divieto con cui il film debutterà al cinema.
Cocainorso, uscita il 20 aprile con divieto
Il terzo lungometraggio da regista dell'attrice, lanciato negli Stati Uniti il 24 febbraio, è stato autoclassificato da Universal Pictures International Italy come film vietato ai minori di 14 anni. Tuttavia, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura, preposta al controllo e alla verifica delle certificazioni, ha bocciato l'autovalutazione della major portando il film al massimo divieto: quello ai minori di 18 anni.
La decisione della Commissione è motivata dalle numerose sequenze splatter che caratterizzano Cocainorso. Nonostante il toni siano quelli della comedy, il film della Banks è pieno di scene violente. La storia vera che ha ispirato la sceneggiatura di Jimmy Warden è quella dell'incidente aereo avvenuto al pilota Andrew C. Thornton II nel 1985: il corriere della droga, proveniente dalla Colombia, si schiantò con il suo veicolo e perse un carico con 79 kg di cocaina. La droga rimase incustodita in un bosco della Georgia e venne mangiata da un orso bruno, trovato morto stecchito tre mesi dopo i fatti.
Quest'incredibile vicenda ha generato una leggenda urbana secondo cui l'orso, strafatto di coca e assetato di sangue, avrebbe assalito i paesini circostanti seminando il panico e macchiandosi di gesti violenti come uccisioni sanguinose e brutali decapitazioni. Tutto falso, ovviamente, perché il povero orso (subito ribattezzato Cocaine Bear, Pablo Eskobear e Cokey the Bear) venne ritrovato nel nord della Georgia e il suo cadavere è stato impagliato ed esposto al pubblico in un centro commerciale del Kentucky.
Cocainorso, uscita Italia viziata dal divieto
Il divieto imposto ai minori di 18 anni comporta molti problemi alle distribuzioni, a partire dai bollini sui materiali di comunicazione. Ancor peggio, il trailer non può essere proiettato in sala a meno che nello stesso cinema non sia già in programma un film con lo stesso divieto.
Universal ha subito fatto ricorso e ha ottenuto il parere favorevole di due sottocommissioni diverse dalla prima, che hanno riportato la classificazione definitiva al divieto per i minori di 14 anni.
Negli Stati Uniti Cocainorso è rated R, ovvero vietato ai minori di 17 anni. Nel resto del mondo, invece, il film ha il divieto ai minori di 18 in Argentina, Brasile, Canada, Irlanda e Malesia e ai minori di 14 in Cile e Israele come in Italia.
Foto: Universal Pictures Italia
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