Domani, giovedì 5 novembre, arriverà nelle sale cinematografiche l'attesissimo Spectre. Si tratta del 24esimo capitolo di una saga che non accenna a fermarsi, ma che anzi, film dopo film, continua a conquistare gli appassionati e a fare nuovi proseliti.
Spectre sarà forse l'ultima occasione in cui vedremo Daniel Craig vestire i panni di 007, visto che come ha dichiarato in passato l'attore l'allenamento per essere un perfetto agente segreto inizia a diventare davvero estenuante. Una decisione che ci dà il là per poter passare in rapida rassegna i vari attori che si sono cimentati nel ruolo di James Bond: una carrellata tra i volti e i nomi che più sono piaciuti e ricordati con un Martini in mano o alla guida di una Aston.
Impossibile non partire in questa rassegna da Sean Connery: lui fu il volto di 007 in ben 6 film, a partire dallo strepitoso successo di Licenza di uccidere del 1962. E poi seguirono in rapidissima successione Dalla Russia con amore del 1963, Misisione Goldfinger del 1964, Thunderball - Operazione tuono del 1965; e, infine, Si vive solo due volte del 1967. Questo, nelle intenzioni dell'attore, avrebbe dovuto essere il suo ultimo film, anche se poi cedette alle lusinghe del salario per tornare sul grande schermo con Una cascata di diamanti del 1971.
Altrettanto iconico è stato Roger Moore con Vivi e lascia morire, amatissimo da pubblico e critica, a cui seguirono altre 4 pellicole: L'uomo dalla pistola d'oro, La spia che mi amava, Moonraker - Operazione spazio e Solo per i tuoi occhi. Dopo la quale Moore mostrò i primi seganli di insofferenza. I produttori lo consvinsero a recitare ancora in Octopussy - Operazione piovra, allora in competizione con Mai dire mai, apocrifo proprio di Sean Connery, e infine in Bersaglio mobile del 1985. Moore, inoltre, è a oggi l'interprete con all'attivo il maggior numero di film.
Dopo due "mostri" sacri come Connery e Moore, la difficile sfida fu raccolta da Pierce Brosnan, che interpretò James Bond in 4 pellicole: GoldenEye del 1995, Il domani non muore mai del 1997, Il mondo non basta del 1999 e, ultimo, La morte può attendere del 2002.
E voi, tra tutte queste interpretazioni, quale coronereste come migliore?
Intanto per restare sempre aggiornati su tutti i segreti dell'imminente Spectre non dimenticate di vedere l'esclusiva videorecensione della nostra inviata Selenia Orzella.
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