E’ difficile vedere un regista rinnegare un proprio film e, quando questo avviene, è ancora più difficile che la pellicola in questione sia apprezzabile e godibile. Con Domino di Brian De Palma è invece accaduto tutto ciò. Poche settimane prima dell’uscita nelle sale cinematografiche della pellicola, il regista aveva infatti dichiarato: "Domino non è un mio progetto. Non ho scritto la sceneggiatura. Ho avuto un sacco di problemi coi finanziamenti, non ho mai avuto un’esperienza così orribile sul set. Una gran parte del nostro team non è ancora stata pagata dai produttori danesi. Questa è stata la mia prima esperienza in Danimarca, e quasi sicuramente sarà l’ultima”. Nonostante tutte le difficoltà e le problematiche che Brian De Palma ha avuto nel realizzare il film il risulto finale è stato certamente buono e la firma del regista americano, nonostante abbia disconosciuto il suo stesso film, si vede. Eccome. E questa non può che essere una notizia positiva.
Domino: trama non originale ma si vede il marchio di Brian De Palma
Certo, ciò che Domino lascia il eredità agli spettatori non appena hanno terminato di vedere il film è la sensazione che tutto sarebbe potuto essere sviluppato molto meglio, ma i problemi avuti con il budget ridotto (in totale è stato di 7,8 milioni di dollari, ma Brian De Palma originariamente si aspettava probabilmente una cifra superiore) hanno fatto sì che alcuni aspetti venissero, inevitabilmente, trascurati. Per fortuna la regia della pellicola è firmata da un regista come Brian De Palma che, dall’alto della sua esperienza, ha saputo limitare al massimo i danni.
Domino racconta la storia di Christian Toft, un agente della polizia di Copenaghen che, animato dallo spirito di vendetta e dai sensi di colpa nei confronti dell'amico e collega Lars, inizia una caccia all'uomo in giro per l'Europa a caccia di un terrorista internazionale: Ezra Tarzi. In questa sua pericolosa caccia all'uomo, Cristian è aiutato dalla collega Alex.
Una storia certo non del tutto originale (film con una trama simile a quella di Domino ne abbiamo già visti molti altri) che se raccontata in maniera superficiale, senza poter disporre di budget importanti per le varie scena rischia di annoiare, più che di intrattenere, lo spettatore. E di tutto ciò ne è consapevole anche lo stesso Brian De Palma: da qui le sue lamentele con la produzione.
Domino: il cast ricco di ex attori de Il Trono di Spade
Uno degli aspetti più interessanti di Domino è quello che riguarda il cast: i due principali protagonisti del film, Christian e Alex, sono interpretati da due degli attori che hanno fatto la fortuna de Il Trono di Spade, una delle serie TV di maggior successo della storia della televisione. Nei panni del poliziotto Christian Toft troviamo infatti Nikolaj Coster-Waldau, ovvero il Jaime Lannister della saga fantasy.
La sua collega Alex è invece interpretata da Carice van Houten, ovvero la sacerdotessa rossa Melisandre della saga tratta dai romanzi di George R. R. Martin. Nikolaj Coster-Waldau ha alle spalle una lunga carriera nel mondo del cinema ma Il Trono di Spade gli ha permesso di mettere in mostra le propri doti recitative come mai gli era capitato in precedenza e anche in Domino l'artista, nato proprio in Danimarca (dove è ambientato il film), dimostra che avrebbe meritato una carriera ancora più importante rispetto a quella che finora ha avuto.
Brian De Palma per il suo Domino ha poi potuto contare, nonostante il budget ridotto, anche su una star del calibro come Guy Pearce (che è anche il marito di Carice van Houten) che, dopo averlo fatto in diversi film (su tutti Memento) dimostra ancora una volta tutto il proprio talento e la propria bravura.
Domino: un film che vi consigliamo
In conclusione, nonostante diversi evidenti problemi, Domino è un film che ci consigliamo di vedere. D’altronde è difficile dire di no a un thriller diretto da un regista come Brian De Palma: una vera e propria garanzia. E se siete fan de Il Trono di Spade vi farà certo piacere rivedere due vecchi protagonista della serie TV fantasy.
Voto: 6,5
Frase
"Troverò il colpevole"
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