La notizia è una di quelle da far tremare i polsi, ma soprattutto che fa domandare se Ewan McGregor non tremi tutto per intero e non solo nella parte terminale delle appendici.
La questione è la seguente: da qualche anno la produzione americana Lakeshore ha messo in cantiere la trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di Philip Roth, Pastorale Americana (American Pastoral), romanzo da molti considerato non solo il migliore dello scrittore del New Jersey ma uno dei più rappresentativi del Novecento americano. Insomma, un terreno sismico su cui camminare.
Infatti i potenziali registi candidati alla direzione si sono, alla fine tirati indietro, come Fisher Stevens e Philip Noyce dopo. Ma ecco la notizia, Pastorale Americana potrebbe essere l’opera prima dell’attore Ewan McGregor che così passerebbe dietro la macchina da presa, ma resterebbe pure davanti. Infatti McGregor sarà anche il protagonista del film.
La storia segue le vicissitudini di Seymour “the Swede” Levov (Ewan McGregor). Il biondo della scuola, atleta imbattibile che finisce con lo sposarsi la bella della scuola, interpretata da Jennifer Connolly, e che continuerà ad avere successo alla direzione della ditta che il padre gli lascerà in eredità. È il sogno americano che si realizza, ma fino a un certo punto: finché la figlia di Seymour, Merry (che avrà il volto di Dakota Fanning) non deciderà di far parte della controcultura del mondo degli anni Sessanta e di cominciare a protestare contro la guerra del Vietnam. La protesta sfocerà presto in ribellione fino alla scelta terroristica: Merry compierà un gesto di violenza che farà saltare tutto il mondo perfetto, e illusorio, di Swede.
Storia ampia, che ricordiamolo, è raccontata dall’alter ego letterario di Philip Roth, Nathan Zuckerman, e ritrae l’America che dal Vietnam finisce nel Watergate, una piccola storia di provincia che diventa lo specchio di un paese e di un’intera epoca.
In bocca al lupo Ewan.
a cura della Redazione
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV