Il genio visionario di David Lynch ha regalato straordinari contributi al mondo del cinema, e anche a quello della tv, se pensiamo alla serie I segreti di Twin Peaks.
Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, deve la sua fama a uno stile inconfondibile, fatto di visioni oniriche, immagini potenti, suggestioni accentuate da una crudezza a volte disturbante. Lynch ha regalato al cinema delle perle che ogni cinefilo che si reputi tale deve vedere almeno una volta nella vita: scopritele con noi.
The Elephant Man, 1980
The Elephant Man, girato nel 1980, è ispirato ai libri The Elephant Man and Other Reminiscences di sir Frederick Treves nonchè a The Elephant Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu. Racconta la storia di un uomo affetto dalla Sindrome di Proteo, una rarissima malattia congenita che gli deforma il viso. L'uomo indossa un sacco bucato sulla testa, per coprire le sue deformità ed è costretto a esibirsi nel freak show, dove un giorno il Dr. Frederick Treves lo nota e decide di prendersi cura di lui. Il film venne candidato a 8 premi Oscar, purtroppo non vincendone alcuno, ma è considerato uno dei capolavori del maestro Lynch.
Velluto blu, 1986
Il film è forse il più rappresentativo dello stile di Lynch e delle tematiche da lui trattate. La storia è quella di un giovane che indaga su un macabro ritrovamento e si ritrova anche a scoprire un mondo parallelo, nella sua città, fatto di violenza e droga. Il film ricevette una nomination all'Oscar per la regia, che poi andò a Oliver Stone per Platoon.
Cuore selvaggio, 1990
Vincitore della Palma d'oro come miglior film al 43º Festival di Cannes, racconta la storia di due amanti, Sailor Ripley e Lula Pace Fortune, costretti a separarsi dopo che lui viene accusato di omicidio. I due riescono a organizzare la fuga, ma vengono inseguiti da un detective privato. Durante il loro viaggio Sailor e Lula assisteranno alla morte di una ragazza in un incidente stradale, a cui seguirà una serie di eventi funesti.
Una storia vera, 1999
Racconta la storia vera di un anziano contadino dell'Iowa che intraprese un viaggio di quasi 400 km a bordo di un piccolo trattore rasaerba per visitare il fratello, in convalescenza dopo un infarto. Paolo Sorrentino ha raccontato di essersi ispirato a questo film per il suo This Must Be the Place.
Mulholland Drive, 2001
Interpretato da una intensa Naomi Watts e da Laura Harring, il film racconta la storia di Rita, unica superstite di un gravissimo incidente automobilistico avvenuto sulla Mulholland Drive di Hollywood. Rifugiatasi, in stato di shock, nella casa disabitata di una famosa attrice, Rita si addormenta per poi ritrovare al risveglio Betty, la nipote dell'attrice. Betty decide di aiutare Rita a ritrovare la propria identità e a recuperare la memoria della sua vita e di quello che le è accaduto. Ma gli eventi sono destinati a precipitare. Si tratta di un film intenso, di non facile comprensione, ma che è stato riconosciuto dalla critica come uno dei lavori migliori di Lynch, ottenendo vari premi e ottenendo il primo posto tra i film del decennio dalla Los Angeles Film Critics Association.
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