Green Book, il road movie antirazzista che ha trionfato alla Notte degli Oscar conquistando la statuetta come miglior film, prende il titolo dal Negro Motorist Green Book, una guida turistica che è stata pubblicata annualmente dal 1936 al 1966 e che elencava le strutture, come locande, hotel e ristoranti, che ammettevano e servivano clienti neri. Il film di Peter Farrelly, che racconta la toccante amicizia tra un raffinato pianista afroamericano (Mahershala Ali) e il suo chauffeur bianco di origini italiane (Viggo Mortensen), è ambientato proprio nel profondo Sud statunitense degli anni '60. Il Green Book, come veniva chiamato, fu creato e pubblicato da un postino afroamericano di New York, Victor Hugo Green, e divenne uno strumento di sopravvivenza indispensabile per i neri che a quei tempi dovevano spostarsi in auto negli States.
Green Book, film dalla realtà allo schermo: i luoghi
Il viaggio dei veri Don Shirley e Tony Lip partì da New York e attraversò la Pennsylvania, l'Ohio, l'Indiana, l'Illinois, l'Iowa, il Missouri, il Kentucky, il Tennessee per poi toccare la costa orientale attraverso la Carolina e arrivare nel profondo sud.
All'epoca, il Green Book divenne molto prezioso nel Sud, dove le leggi sulla segregazione razziale di Jim Crow variavano da contea a contea e da stato a stato, e le regole non ufficiali nelle "città del coprifuoco" proibivano agli afroamericani di stare fuori casa dopo il tramonto. La guida, che veniva venduta nelle stazioni di servizio Esso e spedita tramite abbonamenti, ha consentito ai viaggiatori neri di pianificare i loro viaggi su strada, senza incombere in molestie, arresti o violenze.
Quando è arrivato il momento di ricostruire la vicenda di Shirley e Vallelonga e trovare le location giuste per girare il film, i produttori volevano un posto dove poter replicare la maggior parte, se non tutte, le tappe di questo viaggio. Charles B. Wessler e Peter Farrelly inizialmente avevano preso in considerazione Atlanta, perché molti dei loro film precedenti erano stati girati nella città della Georgia. I due, tuttavia, non riuscirono a trovare la varietà di edifici e paesaggi di cui avevano bisogno.
Green Book, Oscar anche per i paesaggi
Wessler e Farrelly si sono messi in macchina e hanno guidato per sette ore fino a New Orleans, in Louisiana. “Siamo andati in palazzi, piantagioni, hotel, appartamenti, in almeno 50 club che potevano funzionare come i luoghi in cui il dottor Shirley suonava”, ha raccontato il produttore.
“Non volevamo costruire troppe cose. Abbiamo trovato piccole città a circa un'ora da New Orleans che sembravano quasi rimaste a cinquanta, sessanta anni fa. Avevamo bisogno di ricreare un tempo storico e dei luoghi e abbiamo trovato quasi tutto ciò di cui avevamo bisogno a New Orleans e nei suoi dintorni. E il cibo in quella città è forse il migliore del paese, quindi un bel vantaggio”.
Tutte le riprese di Green Book si sono quindi svolte in diverse località nell'area di New Orleans, a parte una giornata di esterni a New York con Mortensen e un paio di giorni di lavoro in seconda unità nel nord-est e vicino a Shreveport. Girato in 35 giorni, da novembre 2017 a gennaio 2018, il film si svolge nell'arco di due mesi e mezzo e attraversa molti stati: New Orleans si è prestata perfettamente alla produzione perché i cambiamenti climatici e paesaggistici della Louisiana hanno reso la storia più reale.
Fonte foto: https://twitter.com/greenbookmovie/
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