Sono belli, sono intensi, ma il finale tragico dei film drammatici lascia sempre lo spettatore attonito. Ce ne sono tanti di questo genere, nella storia del cinema, e molti di essi - apprezzati anche da pubblico e critica - sono passati alla storia proprio perché nelle battute finali un evento (tragico, appunto) spezza i sogni di lieto fine. Titanic sarebbe stato un film così epico se il personaggio di Jack sarebbe rimasto vivo? Forse no. Ed ecco quali sono i film più celebri che hanno in comune proprio un finale assolutamente tragico e molto spesso inaspettato.
Titanic: Leonardo DiCaprio muore tragicamente nel film
Dici finale tragico e pensi subito a Jack e Rose che dopo essere rimasti vivi fino all'ultimo istante, sono costretti a dirsi addio perché il personaggio di Leonardo DiCaprio muore, a causa della temperatura dell'acqua dell'Oceano in cui il Titanic era affondato. Lacrime a fiumi per il kolossal di Steven Spielberg del 1997: una storia d'amore nata su una nave e spezzata dagli eventi che hanno portato i due protagonisti a restare insieme fino alla fine, prima della morte di Jack.
Il finale è tragico, il finale colpisce, il finale fa arrabbiare gli spettatori che dopo tutte le peripezie di Jack e Rose avevano sperato nel lieto fine. Invece no, perché il regista sceglie di rendere se possibie ancora più "immortale" la pellicola, scegliendo un epilogo che difficilmente il pubblico dimenticherà.
Intento riuscito, se a distanza di due decenni si continua a parlare ancora di un film come Titanic e soprattutto sì, proprio del suo tragico finale. Ci sarà un motivo, allora...
Io prima di te, dal libro di Jojo Moyes al cinema
Il film è intenso, fa sorridere e anche ridere ma al punto di svolta si fa fatica a trattenere la commozione, che diventa pianto al termine del film. Sono gli ingredienti di Io prima di te, la pellicola tratta dal romanzo omonimo di Jojo Moyes che vede protagonista la Daenerys di Il Trono di Spade, Emilia Clarke, e Sam Caflin.
Luisa Clarke (sì, il personaggio ha lo stesso cognome dell'attrice) e Will Traynor, sono due ragazzi all'apparenza uno diverso dall'altra. Will, a causa di un incidente, è costretto sulla sedia a rotelle, mentre Luisa finisce a lavorare per lui, assunta dalla mamma. Di umili origini Louisa mentre Will è figlio di una famiglia facoltosa. Lei cerca di tirare al ragazzo su il morale, ma scoprirà ben presto un'amara verità.
Will ha infatti intenzione di ricorrere al suicidio assistito e nemmeno l'amore che sboccia tra i due riuscirà ad impedire che quel destino si compia...
La vita è bella, Roberto Benigni da Oscar
Un classico da Oscar quello che ha reso celebre Roberto Benigni anche oltreoceano. La Vita è Bella, datato 1997, è valso infatti all'attore e regista la statuetta più ambita ad Hollywood. Un film che mette in scena l'orrore dei campi di concentramento ma non solo: il tocco di Benigni è evidente anche se nemmeno lui può sfuggire da un elemento indissolubile come la morte.
Anche se ci fa sorridere e poi riflettere, anche se riesce a trasformare tutto in un gioco, per amore del figlio, si arrende anche lui ad un finale che storicamente fu davvero tragico. Muore per amore della sua donna ma lascia al figlio la consapevolezza di aver vinto, nonostante tutto: perché la vita è bella...
La Leggenda del Pianista sull'Oceano
Una storia commovente resa ancora più dolce dalla musica di Ennio Morricone, che ha firmato la colonna sonora del film La Leggenda del Pianista sull'Oceano. Particolare la storia di Novecento, il pianista dal talento innato che mai è sceso dalla nave destinata per lui a diventare, putroppo, anche la sua tomba.
L'ultimo ad abbandonarla, dopo aver suonato il piano per tutta la vita e animato le serate degli ospiti della Virginian. Il film di Giuseppe Tornatore ha fatto incetta di David di Donatello e vinto un Golden Globe per la colonna sonora. Il protagonista cattura l'attenzione e la musica guida lo spettatore in una storia d'altri tempi, raccontata da una voce narrante, il musicista Max Tooney, che rende immortale il personaggio di Novecento.
Oltre 40 anni su quella nave: lo spettatore, che sa che la Virginian sarà fatta esplodere, spera fino all'ultimo che il protagonista l'abbandoni. Non può farlo, e nella tragicità di questo finale il cerchio si chiude, a suon di musica.
Il miglio verde: il film con Tom Hanks del 1999
Un climax che porta, purtroppo, ad un finale tragico. Tra i film drammatici più intensi del novecento, occupa certamente un posto d'onore Il miglio Verde, pellicola del 1999 diretta da Frank Darabont e tratto dal romanzo omonimo di Stephen King.
Protagonisti sono Tom Hanks e Michael Clarke Duncan. Il miglio verde rappresenta l'ultimo miglio che i condannati a morte devono percorrere prima della sedia elettrica. La pavimentazione verde rimanda alla denominazione.
Tutto è infatti ambientato nel braccio della morte del carcere di Cold Mountain e la storia è raccontata proprio dal personaggio di Paul, quello di Tom Hanks. L'uomo, ormai invecchiato, narra ad Elaine la storia di John Coffe, un uomo buono dotato di un grande potere ingiustamente ucciso proprio con la sedia elettrica.
Accusato di duplice omicidio, John è in realtà innocente e ben presto se ne renderanno conto anche Paul e i suoi colleghi. John ha il potere di guarire le persone e di vedere fatti accaduti in passato. Ecco perché comprende chi davvero ha assassinato le bambine e perché riesce a salvare la vita della moglie del capo di Paul. Nessuno può fare niente per fermare l'esecuzione, anche se Paul la notte precedente offre a John di scappare.
E mentre lo spettatore pensa che per il film sarà stato creato un colpo di scena, la realtà si dimostra crudele come nel libro. John muore ma trasferisce prima parte del suo potere a Paul. Che, infatti, invecchia ma non si ammala: sarà forse la punizione per non aver evitato che un uomo dotato di così grande umanità sia stato ingiustamente condannato alla sedia elettrica e abbia così interrotto la sua vita prima di compiere altri piccoli "miracoli".
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