Il sacrificio del cervo sacro al cinema, un film che richiama la mitologia greca...

In molti si chiederanno come mai il regista abbia scelto un titolo così insolito, quanto enigmatico. Una denominazione che si ricollega ai miti greci che sono alla base della storia. Abbiamo un indizio mediante il quale decifrare le influenze di Lanthimos nella creazione della storia con il suo co-sceneggiatore, Efthymis Filippou: il titolo è un riferimento a Ifigenia che ci arriva a metà del film, la cui storia risale al V secolo d.C: Agamennone, il re che guidò i Greci in battaglia contro i Troiani, sacrificò sua figlia Ifigenia per il successo dello sforzo bellico. Il resoconto più antico degli eventi relativi alla guerra di Troia che abbiamo è nell'epopea di Omero, l'Iliade, che, curiosamente, non menziona Ifigenia esplicitamente, anche se ci sono passaggi in cui si fa riferimento al sacrificio di quest'ultima. Agamennone offre anche una delle sue tre figlie al guerriero Achille in cambio del suo ritorno sui campi di battaglia, senza menzionare il fatto di aver sacrificato una di esse prima di iniziare la sua guerra. Una di loro ha un nome che inizia con I, sebbene non sia Ifigenia. È la stessa figlia? Ifigenia, inoltre, compare più chiaramente in due tragedie greche: una di Eschilo e l'altra di Euripide. Nell'Agamennone di Eschilo, nella prima parte della sua Oresteia, la moglie del guerriero, Clitennestra, lo uccide per vendicarsi del sacrificio di Ifigenia, la donna, poi, viene uccisa dal loro figlio Oreste, così come il suo amante Egisto. Il sacrificio di Ifigenia è motivato da una causa un po' ambigua: quando due aquile uccidono e mangiano una lepre incinta e la sua progenie non nata, le profezie di Calchas veggono dal presagio che Agamennone debba sacrificare sua figlia per placare Artemide, la dea della nascita, che non è molto contenta dell'imminente massacro dei Troiani. Tuttavia, nell'Ifigenia in Aulide di Euripide, il motivo alla base del sacrificio di Ifigenia è reso più esplicito: Agamennone accidentalmente uccide un cervo sacro che apparteneva ad Artemide e lei richiede, in cambio, un sacrificio. A Ifigenia viene detto che andrà in sposa ad Achille, ma invece il matrimonio è una farsa per nascondere il suo omicidio. Questa è, in sostanza, la trama del film di Lanthimos: il cardiochirurgo Steven (Colin Farrell) uccide accidentalmente il padre di Martin (Barry Keoghan), sul tavolo operatorio e quest'ultimo gli chiede in sacrificio uno dei suoi cari come compenso. "È l'unica cosa che riesco a pensare che sia vicina alla giustizia", ​​dice Martin alla moglie di Steven, Anna (Nicole Kidman), e le sue parole ci ricollegano al mondo degli antichi greci, dove la morte, solitamente, veniva risolta con la morte stessa.