Senza per forza voler scomadare i grandi della letturatura e del pensiero occidentale – da Pascoli a Russeau – il topos della purezza e dell'innocenza perdute dell'infanzia è già stato ampliamente trattato. Anche nella settima arte. Ma con Iqbal Bambini senza paura questo filone trova nuova linfa e una vitalità che da tempo sembrava perduta. Merito forse della scelta di proporre in lungometraggio di animazione, più vicino nelle forme e nei modi a quel mondo di cui il bambino Iqbal è protagonista.
Iqbal Bambini senza paura è ispirato al romanzo di Francesco D'Adamo Storia di Iqbal. Attraverso i toni della commedia e dell’avventura, si racconta la storia universale di un bambino senza paura e dei suoi compagni vessati dal sistema corrotto degli adulti. Questa volta a dover recuperare il perduto mondo dell'infanzia non sono degli adulti scontenti e infelici della loro vita. Protagonisti sono, invece, dei bambini che la loro infanzia non l'hanno mai vissuta davvero, fino in fondo. Con grande forza di volontà e profondo senso di giustizia i piccoli amici si riprendono l’infanzia. Il gioco, l'amicizia e la fantasia in questa vicenda drammatica rivelano la bellezza e la forza della parola libertà.
Iqbal è sveglio, generoso e con un innato senso di giustizia. Suo fratello è malato e lui dedice di scappare in cerca dei soldi per curarlo. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Presto Iqbal capisce che quel debito non sarà mai ripagato! Ma insieme si può! Si può scappare. Così con coraggio e intraprendenza Iqbal pianifica la fuga e insieme ai suoi amici riconquista l’infanzia e la libertà!
Qui di seguito potete ammirare il poster di Iqbal Bambini senza paura:
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