Mentre La zona d'interesse di Jonathan Glazer continua a raccogliere consensi, Io capitano di Matteo Garrone sta cercando di energizzare la sua candidatura agli Oscar 2024 come miglior film internazionale. Tra le figure di rilievo che appoggiano pubblicamente l'undicesimo lungometraggio del regista romano cercando di convincere i membri dell'Academy a supportarlo a loro volta spicca Jane Campion, che con la sua influenza (soprattutto sulle donne) potrebbe dare la spinta giusta alla nomination.
Oscar 2024, Io capitano ha l'endorsement di Jane Campion
Io capitano è uscito il 23 febbraio scorso negli Stati Uniti grazie alla distribuzione di Cohen Media Group. La società lo ha lanciato in una trentina di sale su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di allargare la rete di cinema il prossimo weekend e di proseguire con "la maggior distribuzione possibile" in coincidenza della Notte degli Oscar, che si tiene il 10 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles.
Jane Campion è stata la prima donna a vincere la Palma d'oro a Cannes e l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale con Lezioni di piano. Nel 2022 il suo western Il potere del cane ha vinto l'Oscar per la miglior regia dopo aver conquistato il Leone d'argento alla miglior regia a Venezia, proprio come successo a Garrone con Io capitano. In un talk tra i due registi per Variety, la regista fa un endorsement pubblico per incoraggiare il pubblico americano a vedere il film.
È un film molto amato, chiunque lo vede non può fare a meno di entrare in empatia con i protagonisti. In particolare Seydou, il capitano al centro della storia: la sua sincerità e compassione aprono il cuore, la sua interpretazione è toccante e bellissima. È davvero incredibile.
Io capitano, recensioni da "must-see" negli Usa
Tra le recensioni apparse sulla stampa statunitense dopo l'arrivo nelle sale, la più lusinghiera è quella di Manohla Dargis per il New York Times. "La forza di Io capitano sta nella tenerezza del tocco del suo regista", scrive la critica.
È un film difficile da guardare. Garrone non risparmia lo spettatore ma il suo film non si trasforma mai in un esercizio di sadismo nel nome dell'arte, perché il focus è rigorosamente sui personaggi che sono persone vere, non simboli, metafore o oggetto di una lezione.
Nel "metascore" di Metacritic, Io capitano raggiunge il punteggio di 81 su 100 nelle recensioni e di 7,8 su 10 dagli utenti. Va ancora meglio nel "tomatometer", il misuratore di gradimento sull'aggregatore Rotten Tomatoes, dove ottiene il 95% di giudizi positivi da parte della critica e l'88% nell'audience score del pubblico.
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