La paranza dei bambini, unico film italiano in concorso alla Berlinale 2019 e al cinema dal 13 febbraio, ha uno dei suoi punti di forza nello straordinario lavoro fatto sul casting. La casting director Chiara Polizzi e il suo staff hanno incontrato più di 4000 ragazzi tra i 14 e i 18 anni prima di individuare i nove che sarebbero diventati i protagonisti del film di Claudio Giovannesi, tratto dal romanzo di Roberto Saviano. I provini si sono tenuti tra i quartieri periferici di Napoli e il centro storico, oltre che nelle classi di circa venti Istituti Superiori. Le scelte finali, però, sono state frutto dello street casting: “Nessuno dei ragazzi protagonisti del film si è presentato spontaneamente ad uno dei casting aperti organizzati”, ha spiegato Polizzi. I paranzini sono stati quindi pescati tra i vicoli e le piazze di Rione Traiano, Sanità, Forcella, Scampia, Afragola e Quartieri Spagnoli.
La paranza dei bambini, attori pescati dalla strada
Francesco Di Napoli, l'interprete del protagonista Nicola, è stato selezionato quasi per caso. All'epoca faceva il barista e si occupava delle consegne nel Rione Traiano. Quando la produzione ha incontrato i suoi amici, lui non c'era: stava lavorando.
La casting director ha notato una sua foto sul cellulare di uno dei suoi amici: vedendo il suo volto “angelico”, ha subito pensato fosse quello giusto. Al primo incontro, però, Francesco non l'ha presa sul serio e non si è presentato. Non aveva mai recitato prima: dopo numerosi tentativi, si è finalmente convinto ed è subito entrato nel personaggio. Oggi Francesco fa il pasticcere.
Ar Tem (Tyson) è un ragazzo di origini ucraine cresciuto a Salicelle, estrema periferia nord di Napoli. Aveva già partecipato ad altri casting e ora, nonostante sia un promettente pugile, si è iscritto ad un corso di recitazione.
Viviana Aprea (Letizia, la fidanzata di Nicola) è stata scelta l'ultimo giorno di casting: sebbene avesse alle spalle qualche piccola esperienza da modella, non aveva mai recitato. Oggi studia in un Istituto Turistico.
La paranza dei bambini, film con… promettenti chef
Alfredo Turitto (Biscottino) studiava all'Alberghiero per diventare chef. Lui e Pasquale Marotta (Agostino) sono gli unici ragazzi scovati tra i banchi di scuola. Alfredo ha dimostrato un talento unico (ha convinto Claudio Giovannesi con un'esilarante imitazione di Nino D'Angelo) e vorrebbe continuare a recitare, mentre Pasquale si è diplomato durante le riprese e ora lavora in un ristorante del centro di Napoli. Per lui, che arriva da Scampia, il sogno è aprire un locale tutto suo a Miami.
Carmine Pizzo (Limone) è nato e cresciuto tra via dei Tribunali e San Gregorio: si è presentato spontaneamente ai casting prendendosi una pausa dal lavoro, perché aiutava il padre venditore d'abbigliamento nei mercati. Ciro Pellecchia (Lollipop), che da bambino aveva frequentato un laboratorio teatrale, ha adottato una strategia simile, ma più scaltra: si è presentato ai casting chiedendo di sostenere un provino. La produzione, in realtà, aspettava suo cugino: i due si erano messi d'accordo per scambiarsi i ruoli.
Ciro Vecchione (O' Russ, nel film come nella realtà) è entrato nel cast per caso: era affacciato al balcone di casa in uno dei vicoli della Sanità quando è stato notato dalla Polizzi, che lo ha invitato a scendere e partecipare al casting organizzato al Teatro del Rione. Mattia Piano Del Balzo (Briatò), invece, aveva il cinema nel sangue ma non aveva mai recitato: apprendista barbiere in un negozio dei Quartieri Spagnoli, dopo il film è stato finalmente assunto come parrucchiere.
Infine, Luca Nacarlo (Cristian, il fratellino di Nicola) stava accatastando della legna con altri bambini per il tradizionale cippo di Sant'Antonio alla Sanità: la casting director li ha incontrati durante i sopralluoghi e li ha subito scelti per quella che è poi diventata la sequenza iniziale del film.
Fonte foto: https://twitter.com/VisionDistrib
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