“Madre!” di Darren Aronofsky può essere descritto come il film dei molti “perché?”. Basti pensare ai tanti fischi che sono seguiti alla sua proiezione al Festival del cinema di Venezia per spendere il primo perché. Sia chiaro, quello realizzata dal regista de The Wrestler e de Il cigno nero non è un'opera mal riuscita, piuttosto è un insieme di sequenze talmente sconvolgenti, forti, assurde, allucinanti da creare reazioni altrettanto sconvolgenti, forti, assurde e allucinanti. In quest'ottica non sorprende quindi la colonna sonora di fischi che a Venezia ha accompagnato la pellicola: “Madre!” non è un film da mezze misure, può piacere molto o non piacere per nulla, può quindi portare a scroscianti applausi o a sonori fischi.
Darren Aronofsky: nei film del regista la cura dei dettagli
Darren Aronofsky ormai ha abituato il pubblico a film coinvolgenti e sconvolgenti allo stesso tempo, in cui tutti i minimi particolari sono curati per far sì che nell'opera tutto si incastri alla perfezione con l'idea del regista. Tutto ciò lo ha fatto anche in “Madre!”, partendo da un'idea tanto banale quanto rivoluzionaria, ovvero quella di prendere la Bibbia e farne un horror dando forma e materia, carne, ossa e sangue, ai suoi protagonisti immateriali e non umani (come Dio e il pianeta Terra). D'altronde non è un mistero che Darren Aronofsky trovi il testo sacro un'ottima fonte di ispirazione, basti pensare che il precedente lungometraggio è stato Noah, un film chiaramente ispirato alla storia dell'Arca di Noé presente nel Vecchio Testamento.
Madre!: il film horror delle mille domande da non porsi
Questa volta però, nella pellicola con Jennifer Lawrence e Javier Bardem l'impressione è che Darren Aronofsky abbia esagerato e i tanti “perché?” che lo spettatore si pone ne sono la prova. La formula per assistere meglio al film è probabilmente quella suggerita dallo stesso regista, ovvero gustarselo tutto d'un fiato, senza porsi troppe domande. Così facendo, però, “Madre!” rischia di perdere significato sia come dramma che come horror.
La trama, non interrogandosi sul significato che nasconde e sul fatto che sia una rivisitazione della Bibbia, risulta essere fin troppo insensata, inadatta anche al peggior film di paura: una villa in mezzo al nulla in cui vivono uno scrittore famoso in cerca di ispirazione e la sua giovane e bella moglie, che passa il tempo a ristrutturare il proprio nido d'amore e a cercare di far nascere nuove brillanti idee nella testa del marito. Un giorno, all'improvviso, la felice routine della coppia viene interrotta da strani ospiti (a partire da Michelle Pfeiffer e Ed Harris) che iniziano a frequentare la casa. Da quel momento in poi si susseguono una serie di eventi terribili e spaventosi, da buon film horror il sangue inizia a sgorgare e la gente a morire.
Madre!: un film che non è per tutti
Tra gli aspetti più apprezzabili di “Madre!” c'è il cast. Jennifer Lawrance si dimostra ancora una volta una delle migliori attrici della sua generazione, la sua interpretazione, di un ruolo totalmente diverso da quelli in cui si è abituati a vederla, è ottima, così come lo è quella del “marito” Javier Bardem, lo scrittore senza nome. Michelle Pfeiffer e Ed Harris sanno invece essere inquietanti quanto basta per rendere fin dalle prime sequenze in cui entrano in scena perfetti (per la storia narrata) i loro rispettivi personaggi. Nonostante l'assurdità e lo sconvolgimento che il film può provacare e nonostante il fatto che possa non piacere per nulla, “Madre!” è comunque un film che consigliamo di vedere.
Certo, non è un invito questo da allargare a qualsiasi tipo di spettatore, ma i fan di Darren Aronofsky o gli appassionati del genere potrebbero anche apprezzare la follia e l'elogio all'assurdo che vanno in scene nelle circa due ore di pellicola. Come detto in precedenza, “Madre!” è un film che potrebbe piacere molto o non piacere per nulla. Accantonando l'istinto naturale di porsi troppi interrogativi e troppi “perché?”, il film potrebbe sorpredere. Ma attenzione, riuscire a fare ciò è tutt'altro che semplice.
Voto: 5
Frase:
“È uno sconosciuto, vogliamo farlo dormire in casa nostra?”
Fonte immagine di copertina: facebook.com/MadreFilmIT
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